La marsupioterapia: ideale per i neonati? Si tratta di una pratica attraverso cui i neonati con solo indosso il pannolino rimangono per un tot di tempo a contatto con la pelle di mamma e papà. Tuttavia si adatta solo a determinati bambini.
Marsupioterapia in terapia intensiva
La terapia intensiva neonatale è il reparto in cui più si applica questa tecnica. È per questo che la tecnica vine applicata solo ad alcuni neonati, per tempi ristretti. Con questa tecnica vengono esposti i nati pretermine a un contatto, una volta usciti dall’incubatrice, tra il neonato e il genitore. La qual cosa comporta dei benefici, a partire dallo sviluppo neuromotorio, combatte lo stress, e in particolar modo, riduce la mortalità e la permanenza in ospedale dei prematuri
La KMC è una buona possibilità per stabilire un rapporto familiare, tuttavia se i reparti non sempre funzionano bene, difficilmente si riescono a garantire buone applicazioni. Gli esperti dicono che: “Tendenzialmente da noi se ne raccomandano sessioni da almeno 90 minuti, in uno schema a intermittenza, e non c’è una dose massima, più il neonato sta con il genitore meglio è. Questo non significa condannare gli avanzamenti tecnologici che negli ultimi anni ci hanno permesso di migliorare progressivamente la sopravvivenza dei neonati ma di integrare la tecnologia con procedure che mettano al centro la vicinanza del bambino con la famiglia”.
L’esigenza scientifica di fare marsupioterapia
Secondo quanto dicono i pediatri, il cervello ha il suo sviluppo grazie al rapporto che sorge con l’ambiente esterno: se l’ambiente offre una situazione di stress e parallelamente si ha un distacco con la madre troppo duraturo, il pericolo di sequele è maggiore.
Una qualunque procedura, come la marsupioterapia, stabilendo un contatto con i genitori fa sì che ci sia il corretto sviluppo del neonato. Oltretutto la KMC è terapeutica pure per la mamma: secondo gli esperti “attenua la sensazione di stress e disagio spesso sperimentata in seguito a un parto prematuro e aumentando anche la disponibilità di latte, con tutti i benefici dell’allattamento”.
