Sono già passati 6 anni dalla morte di Michael Jackson, il ‘re del pop’. Il cadavere dello straordinario artista venne ritrovato il 25 giugno del 2009. Michael venne stroncato da un’overdose di Propofol, medicinale anestetico, ma non avrebbe mai immaginato di fare una fine del genere, visto che aveva già organizzato il nuovo tour, durante il quale avrebbe presentato tutte le canzoni del disco “This is it“.
Michael Jackson non ha bisogno di essere presentato. Su di lui è stato detto tutto e il contrario di tutto. E’ indubbio, comunque, che è stato uno dei cantautori e ballerini più talentuosi di sempre, riuscendo a vendere oltre un miliardo di album. La vita privata dell’artista, però, fu connotata da luci ed ombre. Il padre lo costringeva, quando aveva solo 5 anni, a ballare continuativamente per molte ore al giorno. Tale educazione contribuì a far diventare Michael un grande ballerino, ma gli effetti sulla sfera psichica, forse, non furono ottimi. Michael bruciò le tappe: si esibì a soli 5 anni coi fratelli, diventando il leader della band “Jackson Five“; a 14 anni, invece, registrò il suo primo album solista.
Michael Jackson resterà per sempre nella storia della musica perché, ad esempio, il suo disco “Thriller” è il più venduto di sempre: 115 milioni di copie. Il disco incassò anche 8 Grammy. Gli anni precedenti alla morte furono alquanto tormentati per Michael a causa delle accuse di pedofilia. Inoltre l’artista iniziò ad avere problemi economici: il prestigioso parco “Neverland” fu un fiasco. Nel 2003 l’artista venne arrestato per violenza su un minorenne; poi, dopo 2 anni, venne riconosciuto innocente dai giudici americani.
Michael Jackson non riusciva più a vivere così: era perseguitato dai paparazzi, a caccia di informazioni ‘scottanti’ sulla sua controversa vita privata. I rapporti coi suoi parenti, inoltre, non erano idilliaci. Il nuovo tour avrebbe permesso a Jackson di dimostrare al mondo intero di esserci ancora, di essere il ‘re del pop’. Purtroppo non ci è riuscito. L’autopsia sul corpo di Michael stabilì che il decesso fu dovuto alla sproporzionata somministrazione di Propofol.
Come tutte le star, anche Michael Jackson aveva le sue ossessioni. Non tutti sanno, ad esempio, che il ‘re del pop’ amava Spider Man e avrebbe voluto vestirne i panni in un film. L’artista cercò anche di acquistare la Marvel Comics successivamente alla presentazione di istanza di fallimento. Michael desiderava produrre una pellicola su Spiderman, interpretando proprio lui il supereroe, ma non ci riuscì.
Jackson era anche affascinato dalle statue egizie, in particolare una che si trova nel Field Museum di Chicago, ritraente una donna. Secondo Tina Saey, Michael si ispirò proprio a tale statua per gli svariati ‘ritocchini’ a cui si sottopose durante la sua breve esistenza.
