Oggi è uno dei cantautori più talentuosi al mondo ma la sua infanzia non è stata facile per via della dislessia. Parliamo di Mika.
In occasione di una conferenza sui disturbi specifici dell’apprendimento, promossa ad Alba dalla Fondazione Miroglio e intitolata “Come pesci sugli alberi”, è stato diffuso un video-messaggio di Mika:
“Per tanti anni, quand’ero piccolo, ho pensato di essere stupido, senza rendermi conto che invece ero solo come un pesce su un albero. La normalità non esiste, è un’illusione totale. A scuola ho avuto molti problemi: non ero in grado di scrivere e di leggere. Poi, con la forza della musica e di una persona speciale come mia madre, sono riuscito a sviluppare una versione diversa dell’intelligenza e a trovare la chiave per avere una vita normale e per sistemare tutte le altre parti della mia esistenza. Coraggio! La dislessia si può affrontare, c’è sempre una soluzione”.
Belle parole quelle di Mika che potranno confortare le tantissime persone che soffrono di dislessia, ovvero un disturbo specifico che concerne la capacità di scrivere, leggere e calcolare. I dislessici, solitamente, hanno problemi a comprendere anche i testi più semplici. In Italia la dislessia non è molto conosciuta ma è stato stimato che, mediamente, c’è un dislessico in ogni classe.
I bimbi dislessici sono intelligenti e socievoli ma hanno difficoltà a leggere, scrivere e calcolare. Molto spesso la dislessia viene ritenuta, erroneamente, pigrizia. I bimbi dislessici vanno aiutati, non mortificati!
