Per gli insulti su Facebook si rischia il carcere: sentenza della Cassazione

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foto-facebookAttenzione ad insultare su Facebook, che secondo una sentenza della Cassazione è paragonabile ad un qualsiasi sito web, per cui, si rischia il carcere!
La Corte di Cassazione è stata chiamata infatti a dirimere una controversia legale tra 2 ex coniugi: la vicenda parte da una denuncia per diffamazione presentata dall’ex moglie, nei confronti dell’ex marito, il quale, dopo la separazione aveva iniziato a postare sul suo account Facebook commenti offensivi nei suoi riguardi, facendo scattare la causa.

In prima seduta, il procedimento giudiziario per diffamazione aggravata era stato incardinato davanti al Giudice di pace in sede civile, il quale aveva dichiarato la sua incompetenza, considerando la diffamazione su Facebook di competenza del Tribunale, in quanto aggravata dal mezzo della pubblicità.
Tribunale, che essendo stato di parere opposto, aveva fatto facendo nascere un contenzioso. Gli atti sono stati trasmessi infine alla Corte Suprema e la Cassazione ha dato ragione la Giudice di pace, sancendo che la diffamazione su Facebook va considerata aggravata dal mezzo della pubblicità e che quindi, la pena da applicare può essere il carcere.

Michela Galli

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