Pesce maltrattato: questa è la denuncia degli animalisti per i soprusi che gli animali da bancone subiscono prima di arrivare nel supermercato. E un simile atteggiamento non è da meno ad altri soprusi che avvengono ai danni di altri tipi di animali.
Essere animali, associazione che cura gli interessi degli esseri viventi, affronta spesso inchieste che mettono in evidenza le condizioni precarie in cui versano gli animali da allevamento e campagna. Grazie a delle video testimonianze, è stato quindi dimostrato come non esistano tutele per i pesci.
Pesce maltrattato: i documenti degli animalisti
L’associazione ha nascosto delle telecamere in prossimità di vari impianti ittici nel corso di un anno. E ciò che è emerso è che anche la fauna ittica subisce maltrattamenti prima di finire sul mercato. Orate, trote, spigole, per nessuno si ha trattamento di favore, restano agonizzanti dopo essere state pescate finché colpi ripetuti su lastre di metallo non tolgono loro la vita.
Poi a seconda delle richieste dei commercianti c’è anche la possibilità che le branchie vengano loro legate. Insomma una violenza brutale di cui mai nessuno si era preoccupato sino ad oggi.
Perché il pesce maltrattato non intenerisce?
È evidente che siamo dinanzi a maltrattamenti di cui ci si deve vergognare tanto quanto avviene per altri tipi di animali da allevamento.
In fondo è stato scientificamente provato, che in quanto esseri viventi, gli animali ittici provano comunque dolore. Anzi stando a quanto riporta il Guardian, nel 2009 il commissario alla salute Androulla Vassiliou ha fornito delle vere e proprie prove che i pesci siano animali senzienti, soggetti a paura e sofferenza.
Nonostante l’Aquatic Animals Health Code, la gestione degli allevamenti ittici continua a d avere i suoi comportamenti aggressivi. Motivo per cui, Essere Animali ha promosso l’iniziativa “Anche i pesci”, affinché possa esserci una sensibilizzazione dell’Europa, dei consumatori e di tante catene di distribuzione. Tutto per il riconoscimento dei diritti di base dei pesci.
