Ponte di Nona: corteo contro campo rom, esasperazione massima

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Il sindaco di Roma Ignazio Marino non sta riuscendo a gestire nel migliore dei modi le problematiche che affliggono la Capitale. Ogni giorno, il primo cittadino della ‘città eterna’ è criticato perché non dà risposte a problemi importanti, come quello dei campi rom. Chi vive nelle vicinanze del campo nomadi di Ponte di Nona, ad esempio, è esausto.

“Non siamo razzisti, ma la gestione delle istituzioni ha fallito“, hanno urlato i comitati del quartiere Ponte di Nona, che oggi si sono riuniti per dire ‘no’ al vicino campo nomadi, dove frequentemente vengono bruciati rifiuti tossici. L’aria, dunque, diventa irrespirabile in zona.

Gli abitanti di Ponte di Nona, inoltre, chiedono più sicurezza. Presenti al corteo anche il ‘coordinamento azione operative Ponte di Nona’, che si occupa del controllo della zona e, in presenza di problemi, avverte subito le forze dell’ordine. La marcia è partita da piazza Muggia e, dopo esser passata per via Caltagirone, via Grappelli e il centro commerciale Roma Est, ha fatto ritorno di nuovo a Piazza Muggia.

Significative le parole di Franco Pirina, presidente del Caop: “L’esasperazione è massima. La nostra manifestazione vuole essere un segnale: anche ai politici. Infatti non li vogliamo: da Salvini a Renzi, non ci sarà nessuno, questa sarà un a manifestazione di popolo. Oggi come oggi i problemi dei cittadini sono la presenza dei campi rom e il pericolo delle cellule terroristiche… E poi vogliamo parlare del degrado nelle strade con questo rovistaggio nei cassonetti? O dei fumi tossici? Questi campi sono terra di nessuno, anche i vigili del fuoco vengono aggrediti se vanno a spegnere un incendio”.

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