Si torna a parlare delle protesi mammarie pericolose, quelle hanno fatto tremare molte donne in tutto il mondo. In Italia inizia la class action per l’indecenza delle Pip, protesi prodotte in Francia e impiantate a tantissime donne in tutta Europa.
Chi vuole può aderire alla class action mediante lo studio legale Ambrosio & Commodo di Torino, che ha iniziato a raccogliere le adesioni necessarie per presentare un’istanza al Tribunale Commerciale francese.
“In Italia le donne che hanno diritto a un risarcimento sono 5mila”, ha asserito l’avvocato Renato Ambrosio.