Il senatore di Forza Italia Antonio Razzi è rimasto deluso per essere stato estromesso dalle prossime elezioni politiche. Il suo partito, insomma, lo ha escluso. Niente candidatura. Il senatore, spesso balzato agli onori delle cronache, per le sue uscite un po’ ‘colorite’ ha espresso il suo disappunto anche ai microfoni di ‘Morning Show’, su Radio Padova. ‘Ho una bronchite fortissima, proprio ora, quando ho bisogno di salute per combattere’, ha detto Razzi prima di sferrare staffilate a destra e manca, anche ai suoi compagni di partito.
Razzi non conosce il motivo della mancata ricandidatura
“Non mi hanno neppure telefonato. Nella vita io ho imparato l’educazione, anzi, i miei genitori che non ci sono più ‘mi hanno imparato’ sempre il rispetto. Mi piacerebbe sapere il motivo per cui non mi hanno chiamato. Come mi hanno chiesto il voto nel 2010, potevano dire: ‘Guarda, adesso non ti possiamo ricandidare per tanti motivi. Ad esempio, perché sei vecchio’. Ma io mi sento come uno di 20 anni”, ha spiegato Razzi ai presentatori Barry Mason e Alberto Gottardo.
Il senatore forzista ha sottolineato che, di recente, ha provato a chiamare Berlusconi ma, al telefono, nessuno glielo passa, quindi ci ha rinunciato.
I conduttori chiedono cosa avrebbe voluto dire al leader di Forza Italia: “Volevo dirgli che avevo lavorato così bene che mi sentivo orgoglioso di collaborare con lui anche questa svolta. Non mi ricandidano perché sono troppo ignorante? Guardate che non sono l’ultimo della classe. Sapete quante ne sento io di fregnacce da certi professori e anche dai 5 Stelle. Ce ne sono parecchi di loro al Senato e poi si mettono a ridere tutti. E io volevo dire: ‘Cazzo, non è solo Razzi allora’”.
La critica a Di Maio
Dopo aver raccontato qualche aneddoto della sua vita e dei sacrifici fatti in gioventù, Razzi ha criticato aspramente Luigi Di Maio, candidato premier del M5S: ‘Io mi vergognerei al posto di Luigi Di Maio, perché vuole fare il leader del Paese e sa l’italiano peggio di me. Almeno io ho fatto 41 anni di lavoro in Svizzera, quello quando cazzo ha lavorato?’.
