Rinoplastica: complicanze e riabilitazione post-operatoria
Da Redazione
Marzo 27, 2014
Rinoplastica: informazioni ed effetti indesiderati
L’obiettivo della rinoplastica è quello di creare un nuovo aspetto armonioso, pur mantenendo le singole caratteristiche del viso: una migliore forma del naso, modificarne le dimensioni, la correzione di difetti congeniti, e spesso correggere problemi di respirazione. Molte persone sono insoddisfatte della forma del proprio naso oppure, a causa della deviazione del setto nasale hanno problemi respiratori di vario genere e vorrebbero risolvere il problema. Al giorno d’oggi questo è ormai facilmente realizzabile attraverso la chirurgia plastica. La chirurgia plastica per correggere la forma del naso viene chiamata rinoplastica che però, come nel corso di ogni operazione, questa può causare delle complicazioni.
La rinoplastica è un’operazione chirurgica che viene eseguita in anestesia generale in combinazione con anestesia locale. A questo proposito, il paziente deve passare un esame completo, compreso l’esame clinico e di laboratorio con dei medici specializzati (ORL, medico anestesista). Per evitare complicazioni durante l’intervento chirurgico, è necessario avvertire il medico circa la presenza di malattie croniche ed acute al momento della presunta operazione, possibili reazioni allergiche a farmaci, ecc. L’operazione viene eseguita in una clinica specializzata.
Complicanze della rinoplastica
La rinoplastica è uno degli interventi di chirurgia plastica più comunemente effettuate. Purtroppo però, come dopo ogni intervento chirurgico, possono insorgere eventuali complicazioni. Secondo le statistiche, le complicazioni dopo un intervento di rinoplastica si verificano nell’ 8-15% dei casi. Queste complicazioni sono divise in due gruppi:
• Estetiche;
• Funzionali.
Le complicazioni estetiche comprendono vari tipi di deformazioni indesiderate del naso (ad esempio il naso a sella)che, ovviamente, sconvolgono il paziente, provocandogli un danno morale, ma non fisico. Se il paziente si rifiuta categoricamente di accettare le complicazioni estetiche derivate dell’intervento la rinoplastica verrà nuovamente eseguita (rinoplastica secondaria), ma non prima di un anno dal primo intervento.
Più grave è il caso di complicazioni funzionali. Questi includono la perforazione del setto nasale, ematoma del setto nasale, sindrome da shock tossico e peggioramento delle vie aeree. Complicanze funzionali che richiedono un trattamento immediato o la rimozione chirurgica.
Riabilitazione post-operatoria
La riabilitazione dopo un intervento di rinoplastica dura diversi mesi e, il giorno dopo l’intervento, il paziente deve restare in ospedale sotto controllo medico.
Sul viso del paziente insorgerà l’inevevitabile gonfiore post-operatorio nel naso e sulle palpebre con dei lividi sotto gli occhi. Nei primi due giorni il gonfiore aumenta ancora, per poi cominciare a diminuire nel successivo periodo. La forma del naso nei primi giorni sarà distorto a causa dell’edema, infatto si potrà giudicare la forma finale del naso solamente dalle due alle tre settimane successive all’intervento chirurgico quando il gonfiore sarà completamente sparito. Tuttavia, in alcuni casi, un leggero gonfiore del naso può continuare fino a 3 o 4 mesi dopo la rinoplastica.
Per accelerare il processo di riabilitazione 2 o 3 giorni dopo all’intervento inizierà la fisioterapia attraverso l’applicazione di pomate antinfiammatorie e decongestionanti. Il cibo caldo e le bevande sono escluse per 2 settimane. Esercizio fisico per 3-4 mesi. Chi porta gli occhiali dovrà richiedere la consultazione di un medico, in quanto la pressione sul ponte della montatura può distorcere la forma del naso.
Sotto consiglio del medico, le donne dovrebbero evitare una gravidanza fino a un anno dopo la rinoplastica. Altre restrizioni vengono tolte sei mesi dopo l’intervento chirurgico quando il periodo di riabilitazione è terminato.
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