Sindrome di Couvade, scoperta l’origine?

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Sindrome di Couvade

Sindrome di Couvade, le cause

Sindrome di Couvade
La sindrome di Couvade è la manifestazione involontaria di tutti i sintomi nella gravidanza negli uomini, la cui partner aspetta un bambino. Conosciuta anche con il nome di “gravidanza empatica”, non è un disturbo fisico o mentale riconosciute in ambito medico, e non è nemmeno considerata un vera e propria malattia.

I sintomi più comuni della sindrome di Couvade sono: nausea mattutina dolore addominale e gonfiore, forte e improvviso desiderio di cibo, mal di schiena, letargia, mal di denti. Le manifestazioni psicologiche sono: sbalzi di umore, depressione prenatale la mattina presto risveglio, ansia, scarsa concentrazione, distrazione e perdita della memoria.

Collettivamente, questi sintomi possono significare una identificazione empatica con il partner incinta, ma potrebbero anche essere una risoluzione di pensieri inconsci, che potrebbero minacciare entrambi.

Questi sintomi hanno un calendario ben preciso, poiché si manifestano solitamente entro il primo trimestre di gravidanza, spariscono al secondo per ricomparire durante il terzo e continuare anche dopo la nascita del bambino.

Numerosi sono stati gli studi, anche di ambiti disciplinari diversi, che hanno cercato di spiegare le ragioni che portano alla manifestazione della sindrome di Couvade. Molti di questi studi sono ancora ad un livello iniziale e necessitano di ulteriori approfondimenti, altri sembrano spiegare efficacemente il problema ma mostrano ancora svariate lacune. In poche parole, la sindrome di Couvade ci insegna quanto l’uomo possa essere complesso a livello psicologico, non meno della stessa donna.

La sindrome di Couvade e la psicoanalisi

Una teoria psicoanalitica propone che la sindrome di Couvade sia la manifestazione diretta dell’invidia che l’uomo nutre nei confronti della donna per la sua capacità di procreare. La teoria propone anche che per il partner maschile, la gravidanza, agisce come un catalizzatore per lo sviluppo delle ambivalenza e delle recrudescenza dei conflitti edipici. L’evento può causare regressione – il ritirarsi dell’uomo nei sentimenti e nei conflitti infantili innescati dalla gravidanza della sua compagna, come il rifiuto, l’esclusione, l’ambivalenza e l’ansia – con un senso di passività e dipendenza che si sviluppa a partire dal feto in via di sviluppo e confligge con il bisogno di autonomia dell’uomo.

Una seconda teoria psicoanalitica propone invece che i padri in attesa possono talvolta vedere nel bambino il rivale dell’attenzioni materna. Questa teoria vede la sindrome come una funzione protettiva per l’uomo, perché gli permette di identificarsi con la sua compagna incinta e rafforza il suo istinto protettivo verso di lei e il bambino.

Sindrome di Couvade e la psicosociologia

La teoria psicosociale, che prende in considerazione le situazioni sociali, invece si concentra su una marginalizzazione degli uomini durante la gestazione e il parto della donna, soprattutto tra gli uomini che stanno avendo il loro primo figlio. Mentre la maternità è una caratteristica distintiva importante per le donne, lo stesso non può dirsi per la paternità e gli uomini; le donne incinte sono ormai tutelato sotto l’aspetto lavorativo, mentre per gli uomini non è così. Si consideri che soltanto dagli anni ’70 è stata resa coercitiva la presenza dei padri in sala parto.

La maternità fa spesso sentire gli uomini inutili, poiché essi non hanno alcun ruolo durante la fase di gestazione. Così l’uomo reagisce deviando verso se stesso le attenzioni attraverso la manifestazione degli stessi sintomi rivelati dalla compagna incinta.

Altre teorie sulla sindrome di Couvade

Secondo Klein il passaggio dalla diade – due entità legate, come l’uomo-moglie – a una triade – gruppo di tre, genitori e figli – costituisce uno dei periodi più catastrofici per l’uomo in attesa. Questo può essere aggravato dal fatto che gli uomini di solito accettano la gravidanza, ma senza alcuni cambiamenti fisici concomitanti che rafforzano la sua realtà. Mancano i marcatori biologici della transizione alla genitorialità e queste esperienze “disincarnate” della gravidanza sono molto diverse dalle esperienze vissute della donna. Questo a sua volta provoca molteplici conflitti durante la fase di transizione, tra cui la gelosia e la rivalità con il bambino non ancora nato.

Si scopre inoltre che nelle coppie che hanno affrontato dei seminari di gravidanza, gli uomini hanno una tendenza maggiore a sviluppare la sindrome di Couvade. La teoria dell’attaccamento ipotizza che sia la vicinanza dell’uomo verso il feto a generare la sindrome.

E ancora la sindrome di Couvade sembra anche mostrare un rapporto con gli ormoni. Ad oggi solo due studi hanno sostenuto una base ormonale per la sindrome, uno pubblicato nel 2000 e un altro nel 2001. I risultati di entrambi indicato un aumento significativo dei livelli di ormoni estrogeni e di prolattina negli uomini durante il primo ed il terzo trimestre di gravidanza, ma bassi livelli di testosterone e cortisolo, l’ormone dello stress.

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