Sofri esperto riforma sistema penitenziario? No, rinuncia all’incarico

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“Rinuncio perché ne ho abbastanza delle fesserie in genere e delle fesserie promozionali in particolare”. Lo ha detto nelle ultime ore Adriano Sofri, ex numero uno di Lotta Continua condannato per l’omicidio del commissario Calabresi e tornato in libertà 3 anni fa per decorrenza della pena.

Sofri era stato scelto come esperto sulla riforma del sistema penitenziario, ma ha deciso di lasciare, attaccando sia l’esecutivo Renzi che il ministro della Giustizia Andrea Orlando, coniando il termine “fesserie promozionali”. Sofri, lo ricordiamo, è uno scrittore e intellettuale molto apprezzato all’estero.

A sollevare il polverone è stato il sindacato di polizia penitenziaria di destra, che ha criticato il ministero della Giustizia in quanto “la presenza di Sofri tra gli esperti della riforma del sistema penitenziario è un fatto grave, inaccettabile, inammissibile e intollerabile e insopportabile”. Dello stesso avviso anche Mario Calabresi, direttore de La Stampa, che aveva soli 3 anni quando suo padre venne freddato sotto casa. La mamma di Mario, Gemma Calabresi, invece ha dichiarato: “Una scelta incomprensibile”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha asserito: “La prossima volta avremo Schettino nominato come esperto ai Trasporti”. Sofri, stanco delle continue allusioni e critiche, ha voluto mettere fine alla vicenda con queste parole: “Ne ho abbastanza delle fesserie in genere e soprattutto di quelle strumentali”.

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