Spesa pensionistica italiana: la più elevata d’Europa, 16,8% del Pil

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In Italia si spende troppo per le pensioni. Si pensi che l’esborso pensionistico italiano è superiore di quattro volte a quello scolastico. Il dato è stato reso noto dalla Cgia di Mestre, sottolineando che “l’Italia ha la spesa pensionistica più elevata d’Europa (il 16,8 per cento del Pil, pari a poco meno di 270 miliardi di euro all’anno), mentre è al penultimo posto negli investimenti per l’istruzione (il 4,1 per cento del Pil, che equivale a 65,5 miliardi di euro all’anno)”.

Solo la Spagna ha ottenuto risultati peggiori dell’Italia in area Euro. Nel Belpaese, due anni fa, la spesa pensionistica si è attestata a 269,89 miliardi di euro. Veramente strano se si pensa che in Italia ci sono meno pensionati, ad esempio, rispetto a Germania e Francia. Eppure in tali nazioni la spesa pensionistica è inferiore rispetto a quella italiana.

Di contro, il Belpaese effettua tagli in continuazione alla scuola: tra il 2003 e il 2013 la spesa scolastica è calata dello 0,5%. Peggio dell’Italia solamente l’Estonia.

“I dati riferiti all’Italia sono in parte condizionati dal trend demografico. Tuttavia, non possiamo disconoscere che le politiche di spesa realizzate negli ultimi quarant’anni abbiano privilegiato, in termini macroeconomci, il passato, ovverosia gli anziani, anziché il futuro, cioè i giovani. Purtroppo, ancora adesso scontiamo gli effetti di un sistema pensionistico che fino agli inizi degli anni ’90 è stato molto generoso, soprattutto nei confronti dei lavoratori del pubblico impiego e delle aziende di Stato. E’ altresì corretto segnalare che nella spesa pensionistica le statistiche internazionali riferite al nostro Paese includono anche l’assistenza: tuttavia, anche depurando l’importo complessivo da quest’ultima componente, la spesa totale si ridurrebbe di circa 2 punti, rimanendo comunque nei primissimi posti della graduatoria europea per i costi sostenuti in materia previdenziale”, ha argomentato Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia.

Il dato, probabilmente, non è noto alla Consulta, visto che recentemente ha stabilito che 2 miliardi del cosiddetto ‘tesoretto’ devono essere restituiti ai pensionati. La sentenza ha obbligato il Governo ad erogare 500 euro, come ‘una tantum’, a tutti i pensionati che percepiscono meno di 3000 euro al mese. La somma verrà versata, a detta del premier Renzi, il prossimo 1 agosto.

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