Testosterone basso: come aumentarlo con i rimedi naturali

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testosterone

Il testosterone è l’ormone maschile per antonomasia. Negli uomini, infatti, è presente in percentuali venti volte superiori rispetto alle donne. Bassi livelli, però, potrebbero provocare conseguenze degne di nota, intaccando i processi relativi alla sfera sessuale e non solo. Intervenire in tempo, dunque, è fondamentale. A tal proposito, analizzeremo insieme sintomi e cause, individuando i rimedi più efficaci che spaziano dall’alimentazione all’integrazione.

Testosterone libero basso: cause

Nell’uomo determina la comparsa dei caratteri sessuali secondari, come la barba, la massa muscolare, la villosità, la voce profonda. E regola sviluppo dei genitali, erezione, libido maschile e produzione di sperma. Il testosterone trae origine dai testicoli e dal surrene, e svolge funzioni di supporto a globuli rossi, umore e processi cognitivi. In alcune circostanze, può contribuire alla prevenzione dell’osteoporosi, del diabete mellito, della depressione e dell’ipertensione.

In genere, però, dopo i 40 anni, i livelli di testosterone tendono a diminuire progressivamente perché le ghiandole sessuali non riescono più a “comunicare” adeguatamente con ipotalamo e ipofisi per ciò che concerne la produzione di ormoni. In questo caso, si è soliti parlare di ipogonadismo che si distingue in

  • primario, quando subentra un problema che compromette il funzionamento delle ghiandole sessuali e interrompe la creazione di ormoni;
  • secondario, quando segnali cerebrali interferiscono con la secrezione di ormoni.

L’invecchiamento è tra le cause alla base della riduzione dei livelli di testosterone che caratterizza l’andropausa o menopausa maschile. Ma non è l’unico fattore scatenante. Il testosterone basso può dipendere anche da

  • reazioni ad alcuni farmaci;
  • depressione;
  • patologie della tiroide;
  • abuso di alcol;
  • tossine, connesse alla prolungata esposizione ai metalli pesanti;
  • cirrosi epatica;
  • obesità o malnutrizione;
  • cancro ai testicoli o insufficienza testicolare;
  • malattie croniche;
  • pubertà precoce o ritardata.

Per diagnosticare l’abbassamento di testosterone, e riconoscerne i motivi, è sufficiente effettuare delle semplici analisi del sangue.

Sintomi da tenere sotto controllo

Se i livelli di testosterone calano drasticamente, il corpo ci invia alcuni segnali. Nello specifico, i sintomi a cui prestare attenzione, soprattutto se si presentano in anticipo o insieme all’andropausa, sono

  • disfunzione erettile;
  • desiderio e rendimento sessuale ridotti;
  • diminuzione di massa muscolare e densità ossea;
  • aumento di grasso corporeo;
  • perdita di peli e capelli;
  • stanchezza cronica, disturbi del sonno, apatia e umore variabile;
  • anemia.

Rimedi per aumentare naturalmente il testosterone

Per innalzare i livelli di testosterone naturalmente, il consiglio è quello di prediligere all’interno della propria dieta cibi in grado di stimolare la libido e la produzione di ormoni steroidei, migliorare l’umore, ridurre il grasso in eccesso, e limitare le quantità di cortisolo consentendo all’organismo di sfruttare al meglio il testosterone a disposizione. Tra gli alimenti che godono di queste proprietà, vale la pena annoverare le melagrane, ricche di antiossidanti, ferro e vitamine A, C, E; le ostriche, altamente afrodisiache e fonti di zinco; le verdure crucifere, che permettono all’uomo di eliminare l’estrogeno in eccesso; il cocco e le uova; l’olio extravergine d’oliva; l’aglio, scrigno di allicina che aiuta a mantenere alti i parametri di testosterone. Costituiscono un valido supporto anche le proteine del siero di latte che incrementano l’espressione di testosterone nel muscolo scheletrico, incentivandone l’assorbimento a livello ematico. È bene, però, non eccedere con le proteine altrimenti si rischia di ottenere l’effetto contrario.

Capitolo integratori. Tra le formulazioni più efficaci, meritano di essere citate miscele particolari a base di minerali e vitamine per l’ottimizzazione dei livelli endogeni di testosterone. Sono i cosiddetti ZMA, composti da zinco, magnesio e vitamina B6 capaci di promuovere la quota libera di testosterone, quella non legata a specifiche proteine e utilizzabile nell’immediato dal nostro organismo, e l’IGF-1, il fattore di crescita insulino-simile, importante per fegato, fibroblasti, cartilagine e tessuti. Altre supplementazioni a sostegno dei livelli di testosterone sono quelle comprendenti Ashwagandha che placa lo stress e le infiammazioni sub-cliniche; Tribulus Terrestris che modula l’attività dell’LH, la ghiandola pituitaria connessa al testosterone; Icarina che interviene anche sulla funzione erettile; Tongkat ali che influenza l’enzima CYP17 e la biosintesi di ormoni come il testosterone; Acido-D-Aspartico di supporto a coloro che soffrono di gonadi malfunzionanti.

Allenarsi regolarmente, infine, contribuisce al miglioramento dei propri livelli di testosterone. Sollevamento pesi, sprint su tapis roulant, ripetizioni forzate: sono tutti esercizi volti all’innalzamento di adrenalina e noradrenalina. Lo stesso si può dire per le sessioni dedicate alle gambe in grado di rinvigorire massa muscolare magra, desiderio sessuale, energia e perdita di grasso. Via libera, quindi, a squat, affondi, panca e curl per bicipiti.

Testosterone basso nella donna

Nelle donne è possibile riscontrare lievi quantità di testosterone. I livelli oscillano tra gli 8 e i 60 ng/dL in età adulta. L’aumento di androgeni nei soggetti femminili, però, può provocare l’abbassamento di estrogeni soprattutto a ridosso della menopausa o in presenza di particolari patologie come la sindrome dell’ovaio policistico. In questi casi, l’eccesso di testosterone nella donna può causare infertilità, caduta dei capelli, ciclo mestruale assente o rarefatto, acne, e irsutismo, ovvero la crescita di peli sul viso.

Se le quantità di testosterone negli individui femminili, invece, scendono sotto i normali parametri, ne conseguono problemi di fertilità, riduzione della libido, debolezza delle ossa. Ancora una volta è la menopausa ad incidere, con la funzione ovarica in netta diminuzione, oppure l’impiego di alcuni farmaci come antidepressivi, chemioterapici, antidolorifici e ormonali.

Avvertenze sull’utilizzo di prodotti per il testosterone basso

Molti prodotti suggeriti per ristabilire i corretti livelli di testosterone sono integratori, e non farmaci. Nonostante questo, però, è sempre opportuno consultare medici di fiducia ed esperti onde evitare di imbattersi in ulteriori problematiche della sfera sessuale. Nei pazienti con meno di 30 anni, inoltre, i supplementi sopracitati sono meno efficaci dal momento che sono studiati appositamente per deficit di testosterone legati all’età avanzata.

Attenzione anche alle terapie sostitutive somministrabili per via orale, cerotto, iniezione o gel topico che potrebbero, a lungo andare, aumentare il volume della prostata, e i parametri di ematocrito ed emoglobina, col pericolo che si formino trombi; provocare ritenzione idrica e apnee notturne; frenare la produzione di sperma.

In sintesi

Livelli bassi di testosterone negli uomini possono essere dovuti all’invecchiamento o a patologie specifiche. I sintomi riguardano tanto la sfera sessuale (disfunzione erettile, calo della libido) quanto quella emotiva. L’abbassamento del testosterone, inoltre, può causare aumento di peso, caduta dei capelli, affaticamento cronico.

Per rimediarvi, il suggerimento è quello di correggere il proprio regime alimentare, fare sport, affidarsi a integratori a base di estratti naturali e principi attivi, e modificare positivamente il proprio stile di vita, contrastando lo stress che incentiva il cortisolo e mina il sistema immunitario. Fare delle piacevoli passeggiate, tenersi attivi, o seguire tecniche di meditazione può aiutare a mantenere adeguati i livelli di testosterone.

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