Decreto banche approvato dalla Camera, proteste M5S: “Ladri di risparmi”

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Decreto banche incassa ok Camera

Decreto banche incassa ok CameraIl decreto banche ha incassato ieri sera l’ok della Camera. Ora tocca al Senato. Il Governo è fiducioso

 

 

Deputati grillini con salvadanaio bianco in Aula

Il dl di conversione del decreto legge 14 febbraio 2016 ha ottenuto 274 sì e 114 no. Il provvedimento contiene, tra l’altro, una disciplina sulle banche di credito cooperativo. Ieri mattina l’Aula aveva rigettato la richiesta del M5S di esaminare il decreto legge tra una settimana. L’approvazione della Camera è arrivata in serata. I grillini, ieri, hanno cercato in tutti i modi di ostacolare i lavori in Aula ma non ci sono riusciti. I deputati pentastellati avevano in mano salvadanai bianchi con sopra un euro nero. L’obiettivo era contestare l’Esecutivo composto da “ladri di risparmi”. Laura Boldrini, presidente della Camera, ha esortato i deputati grillini a togliere subito quei salvadanai. La discussione è così proseguita fino all’approvazione in serata.

Indignato Daniele Pesco che, senza peli sulla lingua, ha detto davanti ai suoi onorevoli colleghi:

“Noi siamo contro un Governo che è dalla parte dei banchieri corrotti, che sta ponendo la fiducia su un provvedimento che va a creare un’unione tra banche cooperative nate per fini mutualistici, negando la loro stessa essenza”.

Carla Ruocco: “Governo intriso da conflitti di interesse”

Tante proteste, ieri, organizzate dai grillini a Piazza Montecitorio. Il motivo è sempre uno: la necessità di mandare a casa un Governo che rovina i cittadini e aiuta le banche. Uno dei membri del direttorio del M5S, Carla Ruocco, ha affermato:

“Non vogliamo essere rappresentati da persone che sono invischiate in questioni di bancarotta, da un Governo intriso da conflitti di interesse”.

Contestazioni anche dei forzisti. Pietro Laffranco, ad esempio, ha dichiarato:

“Ci troviamo sempre di fronte a conflitti di interesse”.

I parlamentari pentastellati, ieri, hanno anche protestato contro il ministro Boschi, invitandola nuovamente a dimettersi. Ricordiamo che a dicembre venne respinta dall’Aula una mozione di sfiducia individuale.

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