Postepay: nuove truffe tramite Whats’app, Facebook e sms
Da Redazione
Ottobre 15, 2018
Per attuare truffe gli imbroglioni sono al lavoro giorno e notte e sfornano di continuo nuovi stratagemmi per avere accesso ai conti bancari o postali dei cittadini; la carta Postepay è nuovamente presa di mira dai truffatori che hanno messo a punto nuovi canali per mettere in pratica vecchi metodi. Ora pare che si insinuano anche attraverso i social e i normali sms telefonici.
Molte segnalazioni
Il problema delle truffe online è tornato alla ribalta perché di recente sono arrivate molte segnalazioni da parte di titolari di carta Postepay; il trucco è sempre quello classico, anche abbastanza sfruttato, ovvero inviare un messaggio dove l’utente viene sollecitato con diversi espedienti a entrare nel suo account tramite un link malevolo, in questo modo i ladri “carpiscono” i dati sensibili in merito alla carta e al conto. La novità è che il messaggio-truffa ora viene inviato tramite nuovi canali, non solo sulla posta elettronica. Il messaggio truffaldino ora può arrivare con un sms sul telefono, oppure tramite Whats’app o Facebook.
La similitudine della pagine online
L’attività di truffe online è portata avanti con molto impegno dai ladri che per attuare il phishing mettono a punto pagine assolutamente identiche alle originali che difficilmente l’utente può riconoscere come false; in pratica il malcapitato si ritrova su siti uguali in tutto e per tutto a quelli del proprio istituto di credito bancario o del proprio conto postale e persino del conto Paypal; a questo punto vengono sempre richiesti i dati di accesso e una volta inseriti saranno nelle mani dei truffatori.
Cosa fare per evitare truffe
Per evitare di dare i propri dati sensibili in pasto ai ladri è been porre molta attenzione quando si fanno operazioni finanziarie online; controllare bene i siti osservando con attenzione le interfacce, controllare i reindirizzamenti, e inserire i propri dati solo quando si è assolutamente certi di essere loggati sulla pagina originale. In caso di dubbi meglio chiamare il proprio istituto e chiedere in merito ai messaggi ricevuti.
Fonte foto: PosteItaliane.it
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