Aids, casi in aumento tra gay: risposta al virus inefficace

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Hiv, casi in aumento tra i gay

Hiv, casi in aumento tra i gayL’Aids continua a decimare la popolazione mondiale, nonostante le numerose campagne di prevenzione promosse in tutto il mondo negli ultimi anni. Il prossimo 1 dicembre, nel corso della Giornata mondiale per la lotta dell’Aids, si farà il punto della situazione. I dati relativi ai malati e ai morti non sono affatto positivi.

Dal 1982 ad oggi l’Aids ha colpito solamente in Italia più di 67.000 persone, di cui 43.000 sono, purtroppo, morte. L’anno scorso si sono ammalate di Aids ben 3.695 persone. Ciò testimonia che c’è ancora molto da fare sul fronte della prevenzione dell’Hiv.

Il direttore dell’Ecdc, Andrea Ammon, ha affermato:

“Dal 2005 le nuove diagnosi sono più che raddoppiate in alcuni paesi Ue, e diminuite del 25% in altri, ma complessivamente l’epidemia non vede grandi cambiamenti. Questo testimonia che la risposta al virus non è stata efficace nell’ultimo decennio“.

E’ preoccupante un fatto: una percentuale importante dei malati di Aids è ignara della propria sieropositività, quindi non si sottopone alle terapie antiretrovirali.

Gli esperti dicono che sono in aumento i casi di Aids tra i gay, visto che spesso non vengono usate precauzioni durante i rapporti ‘intimi’. Le categorie maggiormente a rischio Hiv, dunque, sono gli omosessuali e i tossicodipendenti. Ricordiamo a tutti coloro che assumono comportamenti a rischio di sottoporsi con frequenza al test dell’Hiv per evitare di ledere gli altri e scoprire subito la malattia.

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