Ferrovie dello Stato, Cda azzerato in vista della privatizzazione

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Ferrovie dello Stato: Cda azzerato

Ferrovie dello Stato: Cda azzeratoQuale sarà il futuro di Ferrovie dello Stato? E, soprattutto, la privatizzazione annunciata giorni fa dal ministro Delrio porterà benefici? Interrogativi legittimi, visto che spesso, in Italia, le privatizzazioni non hanno migliorato la situazione.

Al termine del CdM dello scorso 23 novembre, il ministro Delrio ha reso noto che il 40% di Ferrovie dello Stato verra collocato sui mercati entro la seconda parte del prossimo anno. In realtà molti manager dell’azienda non vedono di buon occhio una privatizzazione.

“Sulla questione della rete, ci saranno ulteriori approfondimenti, l’infrastruttura ferroviaria dovrà rimanere pubblica e dovrà essere garantito a tutti l’accesso in maniera uguale“, ha sottolineato Delrio.

Riguardo alla privatizzazione delle Ferrovie dello Stato, il premier Renzi è stato più volte chiaro, chiedendo ai manager di dimettersi. Ecco perché, nelle ultime ore, il Cda è stato praticamente azzerato. Ora si potrà privatizzare l’azienda con più serenità. Chi sarà l’erede di Michele Elia? Forse Renato Mazzoncini, CEO di BusItalia, controllata di FS addetta al trasporto passeggeri con bus.

Tutto il Cda di Ferrovie dello Stato, dunque, si è dimesso nelle ultime ore. Il ministro dell’Economia Carlo Padoan ha così ringraziato gli (ex) amministratori:

“Provvederemo rapidamente alla nomina del management chiamato a condurre la società nel processo di valorizzazione avviato formalmente con il DPCM varato questa settimana dal Governo sulla privatizzazione di Ferrovie dello Stato. A tutti gli amministratori e in particolare a Marcello Messori e a Michele Elia nei rispettivi ruoli di presidente e amministratore delegato, va la gratitudine del Governo per il lavoro svolto“.

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