Ambliopia: bisogna veramente rassegnarsi all’occhio pigro?
Da Redazione
Dicembre 27, 2017
L’ambliopia è un disturbo visivo che può presentarsi sin dalla tenera età. Solitamente la visione in un occhio non si sviluppa pienamente. Il difetto però non riguarda l’occhio ma le zone visive del cervello. Lo sviluppo visivo iniziale può essere compromesso da un occhio sfuocato o un occhio non allineato perfettamente. Nonostante la chirurgia, la perdita della vista permane. Chi soffre di ambliopia, insomma, può essere sottoposto a un intervento chirurgico per correggere l’allineamento ma anche in tal caso la perdita della vista resta.
Adulti con l’occhio pigro: che fare?
Si soffre di ambliopia sin da piccoli e molti non hanno il tempo di rimediare al difetto visivo. Ne consegue che sono numerosi gli adulti con l’occhio pigro.
Un recente studio condotto sui topi ha dimostrato che anche gli adulti possono recuperare, sebbene parzialmente, la funzionalità dell’occhio pigro, ovvero quello che non ha molta voglia di lavorare.
In che cosa consiste l’ambliopia? Beh, in soldoni, si tratta di un disturbo visivo che trae origine essenzialmente dal cervello. Sembra che, sin dalla nascita, il cervello dia maggiore importanza alle immagini provenienti da un occhio. Molti bimbi, dunque, è come se mettessero da parte l’occhio trascurato dal cervello. Ne deriva che la funzionalità dell’occhio ‘abbandonato’ è notevolmente ridotta. Ecco allora che l’occhio trascurato diventa ‘pigro’.
L’importanza della diagnosi precoce
Se l’ambliopia viene diagnosticata nei primi mesi di vita, il medico solitamente interviene bendando l’occhio privilegiato dal cervello. In tal modo, il cervello impara a recepire i segnali provenienti dall’occhio trascurato.
In caso di ambliopia, più passa il tempo e più è difficile curare il disturbo. In molti casi è arduo risolvere il problema anche se viene scoperto durante i primi anni di scuola elementare.
Molti adulti oggi convivono con l’occhio pigro perché gli è sempre stato detto che non c’è nulla da fare. Un team di ricercatori italiani però ha scoperto che qualcosa si può fare per chi soffre di ambliopia. E’ stato notato che alcuni topi resi ambliopi in tenera età hanno riacquistato una visione normale anche nell’occhio pigro. Come hanno fatto? Semplice, i ricercatori li hanno collocati in un ambiente ‘arricchito’, ovvero pieno di stimoli.
‘Il completo recupero della visione è dovuto alla forte stimolazione sensoriale e motoria che gli animali ricevono nella condizione di arricchimento…’, avevano spiegato gli studiosi Sale e Maffei.
Articolo precedente
Alito cattivo anche durante le feste: cause e rimedi
Articolo successivo
Insetti disidrati e speziati venduti da Lorenzo Pezzato, entomofago italiano
Redazione