La Rai non perdona Antonio Azzalini, dirigente di Rai 1 che, lo scorso 31 dicembre, ha voluto anticipare il count down di Capodanno durante il programma in diretta da Matera. Il manager è stato licenziato dalla tv pubblica
Per gli spettatori del programma “L’anno che verrà”, presentato da Rocco Papaleo e Amadeus, il 2016 è arrivato 40 secondi prima. L’episodio ha sollevato un enorme polverone e, dopo una lunga e attenta riflessione, la Rai ha deciso di interrompere il rapporto di lavoro con Azzolini.
Monica Maggioni, soffermandosi sull’atteggiamento dell’ormai ex dirigente Rai, ha spiegato:
“E’ stata una scelta autonoma non condivisa da nessuno. Decidere scientemente di minare questa credibilità è stato considerato un atto inaccettabile, non è questa la nostra idea di servizio pubblico. E non si può dire ‘si è sempre fatto così’ perché dall’istruttoria emerge che non si faceva sempre così”.
La Rai, dopo il conto alla rovescia di Capodanno anticipato, ha subito avviato un’indagine interna per accertare responsabilità e un eventuale danno all’immagine del servizio pubblico radiotelevisivo. La tv di Stato ha reso noto al riguardo :
“Gli elementi complessivamente emersi nel corso dell’istruttoria compiuta dalla Rai hanno confermato per l’accaduto la piena responsabilità del dirigente, la cui difesa si è basata su argomentazioni non veritiere ed ulteriormente lesive dell’immagine dell’azienda che, a differenza di quanto da lui affermato, non ha mai attuato la prassi di anticipo dell’orario di Capodanno”.
Azzalini, la scorsa settimana, è stato sentito dalla Rai, ma evidentemente le sue argomentazioni non hanno convinto l’azienda visto che ha ricevuto il benservito. Il licenziamento è stato motivato dal fatto che Azzalini ha deciso di anticipare il count down senza dire nulla ai superiori, neanche al direttore di Rai 1 Giancarlo Leone. L’ex dirigente Rai ha fatto sapere che impugnerà il licenziamento:
“Ho dato mandato agli avvocati Domenico D’Amati e Giancarlo Assumma di predisporre ogni opportuna iniziativa per la tutela dei miei diritti, con riferimento ai vizi formali e sostanziali ed alle finalità del provvedimento. Al magistrato sarà chiesto tra l’altro di acquisire i documenti aziendali che sono stati negati alla difesa in occasione del procedimento disciplinare”.
