Apparecchi troppo vecchi negli ospedali italiani: 50% da cambiare
Da Redazione
Dicembre 19, 2015
In Italia scarseggiano i fondi per la sanità e i dispositivi presenti negli ospedali sono diventati troppo obsoleti. Pare che il 50% degli apparecchi per la diagnostica presenti nei nosocomi del Belpaese dovrebbero essere cambiati perché troppo vecchi
Da una ricerca condotta dal Centro Studi Assobiomedica sulla situazione odierna del sistema sanitario italiano è emerso che il 50% degli apparecchi presenti nei nosocomi italiani dovrebbe essere sostituito perché obsoleto. Perché non si realizza il rimpiazzo? Beh, è naturale: mancano i fondi. Però i fondi per realizzare molti progetti, spesso, meno importanti ci sono! Come mai? Mah…
Dall’indagine è emerso che è necessario sostituire i dispositivi vecchi negli ospedali italiani per migliorare la diagnosi e la cura dei pazienti. Nell’arco di un breve periodo, ciò comporterà anche un risparmio per lo Stato. Nei nosocomi italiani ci sono tanti apparecchi vecchi e, per di più, poco utilizzati. Insomma, negli ospedali italiani c’è un gap tecnologico.
Tiriamo in ballo alcune percentuali. Il 76% dei sistemi radiografici fissi, il 72% dei mammografi, e il 60% dei sistemi telecomandati, ad esempio, hanno più di 10 anni. Il presidente dell’Associazione Elettromedicali di Assobiomedica, Marco Campione, ha scoperto che il 91% dei mammografi usati negli ospedali italiani ha mediamente 13,3 anni. In ambito radiologico, poi, la situazione è ancor più pietosa: il 50% delle apparecchiature sarebbe da sostituire, visto che si è passati al digitale da diversi anni, con un guadagno sia in termini di tempi che di costi.
Bisogna assolutamente cambiare gran parte dell’apparecchiatura presente nelle strutture sanitarie italiane, dunque. Idea nobile ma irrealizzabile? Beh, sì e no. Lo Stato, quando vuole, sa stanziare fondi. Bene, allora c’è bisogno di sostituire subito il 50% degli apparecchi diagnostici presenti negli ospedali italiani. Ricordiamo che dispositivi nuovi e tecnologici permettono di diagnosticare anzitempo le patologie, anche quelle gravi, in modo da iniziare subito un percorso terapeutico che porterà sicuramente e prima alla guarigione dei pazienti.
Grazie ad apparecchi nuovi, insomma, i medici sarebbero in grado di notare avvisaglie di malattie. Con dispositivi obsoleti ciò non è possibile. Ecco allora che la mancata sostituzione degli apparecchi diagnostici negli ospedali rappresenta una grave insidia anche, e soprattutto, per i pazienti italiani.
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