Dopo i fatti di Rocca di Papa, nella città di Roma, molte persone temono di essere state avvelenate da un fungo letale: come capire e cosa farese è in atto un avvelenamento da Amanita Falloide, quali sono i sintomi e perchè è letale anche a dosi minime.
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Amanita Falloide, perchè è un fungo pericoloso
L’allarme e i riflettori puntati su questi funghi velenosi e letali sono scattati dopo che una intera famiglia si è avvelenata mangiando l’Amanita Falloide. I due membri più anziani sono morti, mentre gli altri familiari sono stati intossicati e riversano in gravi condizioni. I fughi sono stati raccolti da un familiare, il quale non si è accorto della pericolosità. La causa del decesso, avvenuto per entrambe le persone al Policlinico Gemelli, è una insufficienza multiorgano provocata dal fungo letale.
Infatti, anche una dose minima del veleno dell’Amanita Falloide può provocare la morte dell’individuo. Un fungo insidioso, simile a specie commestibili. Gli esperti di funghi chiamano l’Amanita Falloide in altre maniere: Angelo della Morte, Tignosa Verdognola, Agarico Falloide e Tignosa Morteada.
Neanche la cottura attenua il livello di pericolosità delle sue tossine: una dose letale è anche un solo milligrammo, visto che provoca danni al fegato. I primi sintomi compaiono a poche ore di distanza dall’assunzione.
Descrizione Amanita Falloide
Come già accennato pocanzi, questo fungo può assumere diverse forme, ma ha delle caratteristiche ben precise che, se si sta attenti a coglierle, possono salvare la vita. Il cappello ha una forma a campanula o a cono, a volte anche di un emisfero. Il suo colore varia dal grigio al giallo o dal bruno al molto chiaro, quasi bianco. Il gambo ha la forma di un fallo e infatti è da questa peculiarità che deriva il nome. Esso tende ad espandersi su un lato in discesa. le lamelle sono disuguali e fitte, libere in corrispondenza del gambo. L’anello si trova nella regione pre-apicale e la carne dell’Amanita Falloide è fibrosa, soda e bianca.
L’Amanita Falloide cresce tra l’estate e l’autunno. Di solito, si trova in boschi fitti e pieni di fronde di conifere o querce.
Sintomi avvelenamento da funghi velenosi, cosa fare
I primi sintomi molto comuni sono i disturbi intestinali: l’Amanita Falloide contiene composti chimici letali, le falloidine e le amantine.
La prima fase avviene con l’incubazione delle tossine. Alla fase di latenza sussegue quella dalle 12 alle 40 ore, ovvero sintomi gastrointestinali: dolori addominali, diarrea, sudorazione eccessiva e vomito.
La seconda fase è già quella in cui si presentano gravi complicazioni. Disidratazione e ipovolemia, insufficienza renale e morte in caso di soggetti deboli.
Una terza fase determina livelli di bilirubina e transaminasi oltre il limite, oltre a emorragie interne. Infine, l’insufficienza epatica grave, fase che avviene prima del decesso e che avviene 4-5 giorni dopo l’ingestione di Amanita Falloide.
Si consiglia, pertanto, di non raccogliere funghi se non si è esperti e di consultare uno specialista qualora si presentino i primi sintomi o ci si vuole sincerare che i pioppini, i porcini o gli altri funghi raccolti siano commestibili. Qualora si riscontrano questi problemi, chiamare immediatamente un medico o l’ambulanza.
Certamente, è soddisfacente andare a funghi e passeggiare nei boschi, oltre che cucinarli e metterli nel risotto, ma è meglio pensare alla propria salute e andarli a comprare al supermercato!