Bangkok, muore sul ring Christian Daghio, leggenda italiana della thai boxe

Come un attore sulla scena. “E’ morto proprio come voleva lui, combattendo”: a raccontarlo alla stampa è il fratello Fabrizio. Christian Daghio, leggenda italiana della Thai boxe, se ne è andato a 49 anni mentre era sul ring. Gareggiava per conquistare il titolo mondiale di boxe, pesi supermedi.

Fatali sono stati i colpi subiti dall’avversario che lo hanno mandato in coma.  A dare notizia del decesso, ieri, le autorità sanitarie di un ospedale di Bangkok. Era stato sette volte campione del mondo.

Christian Daghio, in coma  dopo un combattimento durato 12 riprese

Da Modena a Bangkok, Daghio era infatti originario di Carpi, è stato il primo italiano ammesso a combattere in Thailandia, patria di questo sport. Vantava 31 vittorie su 31 nel pugilato, 27 di queste per ko. Lo scorso giugno era tornato sul ring nonostante l’età, dopo un anno di fermo. Ma l’ultimo incontro gli è stato fatale.

Lo scorso 26 ottobre, dopo un combattimento durato 12 riprese, è caduto a terra a trenta secondi dal gong finale, è finito in coma, è stato portato all’ospedale della capitale: non si è più risvegliato ed è morto ieri  dopo giorni di agonia.

Christian Daghio, una vita per la thai boxe

Nella sua carriera Daghio ha vinto tutto: oltre ai sette titoli mondiali di thai boxe, l’ultimo nel 2016, un europeo, tre bronzi fra europei e mondiali con la Nazionale. per un totale di 142 incontri vinti su 186.

La sua passione per la thai boxe era talmente tanta che trent’anni fa si era trasferito a vivere in Thailandia e nella città di Pattaya in cui risiedeva gestiva un resort dove insegnava sport da combattimento ad allievi provenienti da tutto il mondo.

Da alcuni anni si era dedicato al pugilato diventando campione d’Asia. Per il fratello quel che conta è che l’ultimo combattimento sia stato leale e il sette volte campione del mondo sia morto come desiderava.