Bersani punge Renzi e lancia Romano Prodi al Qurinale: “Io dico la mia”

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Che tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi il rapporto non sia stato mai idilliaco era noto. Oggi lo è ancor di più.

L’ex premier ha attaccato, nelle ultime ore, l’attuale presidente del Consiglio. Il tema è sempre il presunto favore al Cavaliere contenuto nella delega fiscale. Bersani ha detto che Renzi non farebbe male se si recare in Aula per spiegare la norma salva Berlusconi. “Non è messo così male Renzi. Ha dato un messaggio a un pezzo di italia con quel 3%: essere leggeri sul tema fiscale è come dare da bere agli ubriachi. E’ facile fare l’oste… Il punto è che concetto abbiamo di fedeltà fiscale in questo benedetto Paese. Renzi si è preso la responsabilità del decreto, la manina è la mia e ha risolto, ma io non riesco a fargli i complimenti… A Renzi voglio chiedere: abbiamo inventato l’evasione in proporzione? Non esiste in nessun posto al mondo una cosa così. La frode fiscale è un reato in tutto il mondo”, ha asserito Bersani.

Nel corso di un’intervista, Pier Luigi Bersani si è anche soffermato sul futuro inquilino del Quirinale, facendo intendere il suo favore per Romano Prodi. Molti renziani hanno sottolineato che le parole di Bersani hanno ‘affossato’ Prodi. L’esponente dem ha replicato così: “Io dico la mia, altri stanno zitti… figuriamoci se io voglio bruciare Prodi! Ma che potevo dire, che non andrebbe bene per il Colle? Proprio io che mi sono dimesso su quella vicenda?”.

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