Belgio, Charles Michel si è dimesso: governo caduto dopo l’ok al Global Compact

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Il governo belga è caduto, dopo le dimissioni del primo ministro Charles Michel. Determinante, in tal senso, è stato l’ok al Global Compact che il Belgio ha dato in materia di immigrazione. Il paese fiammingo, in effetti, era uno tra quelli in c’era più polemica interna sul “diritto a migrare” sancito all’interno degli accordi di Marrakech. Dopo l’abbandono della Nuova alleanza fiamminga e il mancato appoggio di tutte le altre forze politiche, il governo di minoranza ha perso tutte le sue basi.

Cade il governo in Belgio: Charles Michel si è dimesso

Il governo belga è caduto, dopo le dimissioni del primo ministro Charles Michel. Sabato scorso il premier belga ha perso il sostegno della Nuova alleanza fiamminga (N-VA). Il partito indipendentista di destra non è stato l’unico a decidere di non appoggiare il governo di minoranza: insieme al N-VA, infatti, anche il partito Socialista e quello dei Verdi hanno deciso di non appoggiare il governo belga.

Il primo ministro belga ha annunciato al re le proprie dimissioni; quest’ultimo ha chiesto al premier di rimanere in carica fino a quando non si formerà un’altra alleanza governativa. Questa servirà a traghettare il paese fiammingo fino alle nuove elezioni, che si terranno – secondo gli esperti – a gennaio del 2019.

Fatale l’ok al Global Compact del Belgio

Charles Michel, 42 anni, era diventato premier nel 2014 e guidava una coalizione di destra formata da quattro partiti. Fatale, per il suo governo di minoranza, è stato l’ok al Global Compact. L’accordo in materia di immigrazione che si è tenuto nella città marocchina di Marrakech ha provocato diverse polemiche in molti paesi, tra cui anche il Belgio. I punti stabiliti, infatti, regolamenteranno il flusso migratorio, ma prevederanno più onde di migranti in Europa.

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