Chris Martin, leader dei Coldplay, ha collaborato più volte con Beyoncé ed ora rivela un’indiscrezione che la dice lunga sul carattere di una delle popstar più famose e ricche del momento
La voce dei Coldplay e la moglie del rapper Jay-Z sono in buoni rapporti, per carità, ieri hanno perfino duettato in occasione della 50esima edizione del Super Bowl. La cantante, però, intona solo brani che le piacciono, anche se a proporli è il leader di una delle band più famose al mondo.
Durante un’intervista rilasciata a Rolling Stone, Martin ha ricordato che Beyoncé non solo rifiutò di cantare la sua canzone “Hook Up” ma la definì orribile. Chris, comunque, ha sottolineato che Beyoncé ha sempre riconosciuto la sua bravura e il rapporto di amicizia, con lei, è stato sempre ottimo: lo testimonia anche la recente collaborazione tra i due in “Hymn for the Weekend”, ballata contenuta nel nuovo disco dei Coldplay “A Head Full of Dreams”.
Straordinaria esibizione quella della scorsa settimana, al Levi’s Stadium di Santa Clara, in California, di Beyoncé e Chris Martin durante il Super Bowl. La Knowles aveva già cantato nel 2013 durante l’evento più seguito al mondo insieme alle Destiny’s Child, il suo vecchio gruppo.
Prima della performance live al Levi’s Stadium, Beyoncé aveva pubblicato il video ufficiale di “Formation”, brano che, secondo molti, contiene riferimenti a Black Lives Matter, movimento statunitense che si batte contro i soprusi dei poliziotti americani sugli afroamericani.
Beyoncé è una delle popstar, insieme a Lady Gaga e Katy Perry, che ha più seguaci su Instagram. Recentemente, però, sul social fotografico è stato postato un messaggio minatorio. Un utente anonimo ha pubblicato sul profilo della mamma della popstar, Tina Lawson, le seguenti parole, ovviamente inquietanti:
“Sto andando a uccidere tua figlia… posso solo immaginare l’odore del sangue (sic). Quel film, ‘Carmen’, in cui le recita la perseguiterà. Il suo labbro inferiore provoca il demonio”.
Beyoncé è viva e vegeta ma, senza dubbio, il post su Instagram pubblicato dall’utente anonimo è allarmante.
