Biella, Diagnosi Rivoluzionaria Cancro alla Mammella
Da Redazione
Febbraio 03, 2016
Un’equipe di studiosi dell’ospedale “Degli Infermi” di Biella ha ideato un nuovo sistema per la diagnosi del tumore alla mammella. Lo studio, il primo del genere in Italia, è stato condotto su 300 volontari ed ha avuto un esito confortante
Il metodo diagnostico ideato a Biella è straordinario perché consente di individuare anche l’eventuale presenza delle cellule neoplastiche nei linfonodi dell’ascella, anteriormente all’operazione. Insomma, la portentosa tecnica permette di asportare chirurgicamente non solo il cancro al seno ma anche il linfonodo ambiguo, definito dagli scienziati “sentinella”.
Oltre ai medici del nosocomio di Biella, hanno partecipato allo studio anche la Fondazione Tempia di Biella e l’Università di Torino.
I dati diffusi dal dipartimento del National cancer statunitense parlano chiaro: il 99% delle donne colpite da cancro alla mammella sono sopravvissute oltre un lustro quando le cellule maligne non avevano aggredito i linfonodi ascellari. Ciò ricorda che la diagnosi precoce è un fattore determinante per la sopravvivenza.
La tecnica ideata a Biella consiste proprio nel prelevare una parte di tessuto dal linfonodo, che successivamente viene esaminata accuratamente da un anatomo patologo per verificare la presenza di cellule maligne. Se nel tessuto viene accertata una grande quantità della molecola CYFRA 21-1 è probabile che ci siano cellule maligne.
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