Matteo è un bimbo di 7 anni affetto da leucemia. E’ necessario un trapianto perché le sue condizioni stanno peggiorando. La macchina degli aiuti è partita a spron battuto. La richiesta di un midollo osseo per Matteo sta facendo il giro del web. Il piccolo, attualmente ricoverato al Policlinico di Catania, non è assolutamente privo di conforto. Oltre ai genitori, a sostenerlo ci sono gli amici, gli insegnanti e la scuola. Proprio sul sito web della scuola Grazia Deledda di Catania è stata pubblicata una lunga lettera.
Cercasi potenziali donatori di midollo
‘Su richiesta dei genitori del piccolo Matteo alunno del nostro Istituto si pubblica il seguente appello in cui si ricercano potenziali donatori di midollo osseo compatibili a quello del bambino. I potenziali donatori devono recarsi in un centro Admo per eseguire gratuitamente un test di compatibilità, un prelievo di sangue, necessario per la tipizzazione ed immissione nella banca dati. Gli idonei saranno contattati per confermare la disponibilità alla donazione per consentire a Matteo di essere sottoposto all’intervento. Requisiti richiesti: età tra i 18 e i 35 anni; peso superiore ai 50 Kg; non essere affetti da malattie croniche gravi o da patologie infettive. Per sottoporsi al prelievo, che può essere eseguito al Policlinico di Catania, non occorre ricetta medica. Si può contattare il centro Admo di Catania al numero 392-8831948’, ha scritto il preside della scuola siciliana.
L’importanza della donazione di midollo
Il papà e la mamma di Matteo hanno detto di essere lieti della grande mobilitazione ma ricordano la necessità della sensibilizzazione sull’importanza della donazione di midollo: ‘Un gesto di solidarietà che potrebbe salvare la vita al nostro piccolo bimbo ma a tanti altri che si trovano nella medesima situazione. Non è nulla di complicato, basta rivolgersi ai responsabili admo provinciali di tutta Italia (referente per Catania sig.ra Vinci – Cell.3928831948; referente per Siracusa sig. Non Fazio – Cell. 3293211672) fissando un appuntamento per un colloquio con un medico ed effettuare un piccolo prelievo di sangue’.
