Il cane è il migliore amico dell’uomo e riesce a capire le sue emozioni. Non è una diceria popolare ma il frutto di uno studio. A quanto pare, non è solamente l’uomo capace di condividere le emozioni
Un team di ricercatori dell’Università di Pisa ha scoperto che i cani reagiscono involontariamente in modo diverso: dipende dalle emozioni che provano i loro amici uomini. Lo studio è stato pubblicato sul rinomato magazine Royal Society Open Science. I ricercatori italiani Velia Nicotra, Giada Cordoni ed Elisabetta Palagi hanno tratto le conclusioni dopo un attento esame di diversi cani durante il gioco.
L’esperto Palagi ha affermato:
“La risposta involontaria del cane alla gestualità facciale e corporea di un proprio simile esiste ed è rapida quanto quella umana, ma non solo: le sessioni di gioco in cui la mimica facciale e corporea erano più frequenti erano anche quelle di maggior durata e se a giocare erano cani amici la mimica facciale era ancora più marcata. La capacità di leggere attraverso il corpo e il muso le emozioni altrui e di rispondere in modo appropriato è alla base dell’evoluzione del comportamento prosociale e dell’altruismo, alla base cioè di quei comportamenti che vengono catalogati come empatici”.
Gli studiosi dell’ateneo pisano hanno immortalato nel 2012, per molte ore e in giorni diversi, 46 cani nel giardino pubblico ‘Vincenzo Florio Junior’ del parco della Favorita a Palermo. Dopo un attento esame del comportamento degli animali, gli studiosi non hanno potuto fare altro che confermare le loro supposizioni. Palagi ha anche dichiarato:
“Ancora una volta potremmo trovarci di fronte alla scoperta che siamo più simili ad altri animali sociali di quanto non vorremmo credere, e numerosi sono i potenziali sviluppi di questo studio. In futuro speriamo di poter studiare la mimica anche nel lupo per capire quanto questo fenomeno sia frutto del processo di domesticazione o sia invece radicato nell’evoluzione della comunicazione emotiva dei carnivori sociali…”.
La scoperta fatta dai ricercatori pisani, tuttavia, non fa altro che suffragare l’assunto che i cani sono molto simili all’uomo dal punto di vista emozionale. Del resto, il famoso neuroscienziato della Emory University di Atlanta (Usa), Gregory Berns, ha concluso dopo diversi test scientifici che i cani provano emozioni come gli uomini.
