Volete sapere perché gli uomini si orientano meglio delle donne? Non dipende da una particolare abilità congenita ma dal testosterone. Ebbene sì, il motivo per cui gli uomini riescono sempre ad orientarsi bene è di tipo ormonale.
La scoperta è stata fatta da un’equipe di ricercatori della Norwegian University of Science and Technology di Trondheim. Gli uomini, dunque, non avrebbero una bussola interna ma sarebbe il testosterone a farli orientare meglio delle donne. Gli studiosi norvegesi, infatti, dopo aver somministrato un po’ di testosterone alle donne, hanno constatato che il loro senso dell’orientamento era migliorato sensibilmente.
Gli esperti, inoltre, hanno notato che quando gli uomini devono orientarsi usano aree diverse del cervello rispetto a quelle usate dalle donne.
Uno degli autori della ricerca, Carl Pintzka, ha spiegato:
“Per raggiungere un edificio, per esempio, gli uomini si dirigono genericamente verso la direzione in cui si trova. Le donne, invece, tendono ad orientarsi strada facendo, per esempio ‘dritto superando il parrucchiere e poi a destra dopo il negozio'”.
Dopo aver ricordato che gli uomini tendono a sfruttare maggiormente l’ippocampo, mentre le donne le aree frontali del cervello, Pintzka ha aggiunto:
“Questo è in sintonia con il fatto che l’ippocampo serve per i punti cardinali. Nell’antichità gli uomini erano cacciatori e le donne raccoglitrici. Pertanto, i nostri cervelli probabilmente si sono evoluti in modo differente. Per esempio, altre ricerche hanno documentato che le donne riescono meglio degli uomini a trovare localmente gli oggetti. In termini semplici, sono più veloci a scovare meglio le cose in casa, mentre i maschi riescono meglio a trovare la casa”.
Questa ricerca è molto importante anche nell’ambito della lotta contro il morbo di Alzheimer, visto che uno dei primi sintomi della patologia è proprio la perdita del senso di orientamento. I ricercatori norvegesi hanno asserito al riguardo:
“Quasi tutte le malattie legate al cervello sono diverse negli uomini e nelle donne, sia nel numero degli individui colpiti sia nella severità. Probabilmente c’è qualcosa che protegge o danneggia le persone di un sesso. Poiché sappiamo che le donne con diagnosi di Alzheimer sono il doppio rispetto agli uomini, ci potrebbe essere qualcosa di nocivo legato agli ormoni sessuali“.
Ulteriori studi su come e quali zone del cervello usano uomini e donne per spostarsi potrebbe permettere agli esperti di capire qualcosa in più sul progresso dell’Alzheimer e, chissà, trovare il rimedio definitivo al flagello.
Insomma, il cliché delle donne che non sanno orientarsi ha ora un fondamento scientifico. Riguardo alla capacità di orientamento di uomini e donne, la studiosa Layne Vashro ha detto l’anno scorso:
“Psicologicamente parlando, ci sono molte differenze tra il sesso maschile e il femminile, ma una delle più importanti è il modo di intendere lo spazio e la capacità di orientarsi. L’uomo, in questo senso, risulterebbe migliore della donna in quanto possiede entrambe le abilità. Secondo la letteratura antropologica, una delle differenze più importanti tra i due sessi consiste nel fatto che hanno percorso, durante la storia, distanze diverse. I maschi hanno viaggiato, in media, molto di più delle femmine. E molte volte proprio per trovare nuove compagne. Ecco perché riuscirebbero ad orientarsi meglio”.
