Cell Stephen King e La Straordinaria avvedutezza del Romanzo, al cinema Dal 13 Luglio

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E se i cellulari emanassero un impulso bestiale e malefico? In fondo, l’idea che balenò alla mente di Stephen King nel 2006, epoca della redazione di “Cell”, non appare poi tanto lontana dallo scenario odierno. Giovani lobotomizzati dall’uso del cellulare. Pedoni distratti mentre digitano lettere. Concerti vissuti tramite una fotocamera. Giornate passate a raccontare la propria vita ad estranei. Se l’effetto Horror appare esagerato, quello thriller, ossia preoccupante, non può che non essere all’ordine del giorno, tra gli effetti di una vita tech che sta perdendo il gusto del vissuto. Tutto passa da un impulso telefonico.

L’idea sviluppata da S. King appare vincente nel romanzo, tanto da averne ispirato un adattamento cinematografico che arriverà nelle sale il prossimo 13 luglio. Zombies sono coloro che non ascoltano l’interlocutore in quanto assorti sullo Schermo del cellulare. Ma quelli del film fanno di peggio. Un impulso malefico, dovuto all’uso del cellulare, trasforma gli umani in killer spietati di altri esseri umani, portando, inesorabilmente, all’estinzione della specie. In questa orda di zombies sanguinari, come al solito, solo pochi immuni, tra cui Samuel L.Jackson che avrà il compito, se non di comprendere l’origine del segnale, di arginarne gli effetti violenti e mortiferi.

Una società caduta nella cellulare-dipendenza. Una realtà. Stephen King aveva ipotizzato scenari ben più sanguinosi eppure se si pensa a quanto sia pericoloso attraversare la strada inviando messaggi o controllando Facebook, se ne comprende la metafora. Una metafora di morte, di perdita dell’individualità, di straniamento, di incontrollata mania di controllo. Tutto questo, in salsa Horror, nel lungometraggio Cell, nelle sale dal 13 luglio. Ecco l’inquietante trailer:

 

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