Conto salato al ristorante di Venezia: oltre 500 euro per 3 persone

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Turisti salassati al ristorante veneziano: pranzo da oltre 520 euro

Turisti salassati al ristorante veneziano: pranzo da oltre 520 euroGli italiani sanno bene che mangiare nei locali del centro di Venezia non è proprio così economico. Forse, però, non lo sanno tutti i turisti. Un turista britannico, ma di origini asiatiche, ha impallidito quando si è trovato davanti a un conto di 526,5 euro. Il turista aveva ordinato un pranzo di pesce per 3 persone in un locale di Venezia ma non ha potuto credere ai suoi occhi: oltre 500 euro per un pranzo. L’uomo, indignato, ha voluto spedire una lettera al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. ‘Così si rovina la reputazione di Venezia’, ha scritto Luke Tang, il turista che ha dovuto pagare il conto salato. I titolari del locale, interpellati, hanno fatto spallucce, limitandosi a dire che i 3 turisti hanno consumato il cibo ordinato. Il caso ha suscitato un vespaio di polemiche ed è rimbalzato sui social. Molti si interrogano sul prezzo di quelle portate. Possibile pagare oltre 100 euro per un piatto di pasta?

La lettera a Brugnaro

Nella missiva indirizzata a Brugnaro, il signor Tang ha scritto: ‘Non mi aspetto alcun rimborso ma vorrei attirare la vostra attenzione su un tale comportamento’. Il turista asiatico non è irritato solo per il conto salato ma anche per l’atteggiamento dei titolari del ristorante a pochi metri da piazza San Marco, che avrebbero profittato della loro scarsa conoscenza della lingua italiana per portare altri piatti non ordinati, come 20 ostriche crude, molluschi alla griglia e astici.

Quando gli è stato portato il conto, il turista è rimasto di sasso e lo ha contestato. I proprietari hanno risposto che tutti i piatti erano stati ordinati. Sia il proprietario del locale che il cameriere che ha servito i 3 turisti continuano ad affermare che non hanno fatto altro che servire le pietanze ordinate. Niente di più.

Il prezzo dei pesci è espressamente indicato nel menù di quel ristorante, ubicato in uno dei punti più belli di Venezia. I clienti, a detta del titolare, avrebbero mangiato tutto e poi avrebbero ordinato altre portate. Riepilogando: antipasto di ostriche, 3 primi, molluschi e una grigliata di pesci sono costati 526,5 euro.

I tanti turisti salassati nella città lagunare

Pranzo amaro per 3 turisti a Venezia. Non sono stati i primi, comunque, a pagare una somma esorbitante al ristorante. Le lamentele dei clienti, comunque, non hanno mai avuto effetto perché tanti locali continuano a far pagare prezzi stratosferici per le pietanze.

Venezia ‘punisce’ i turisti? Certamente no. Si applicano solo prezzi ‘sui generis’. Ha vissuto un’esperienza simile a quella dei 3 turisti asiatici anche una coppia inglese, l’anno scorso. I due avevano mangiato in una pizzeria di San Marco e poi si erano visti rifilare un conto salato.

La coppia inglese, indignata, aveva inviato una lettera all’Adico.

‘Nella lettera inviataci dalla coppia inglese, i due malcapitati raccontano di essere andati in questa trattoria una prima volta il 17 luglio, dove sono stati accolti come dei re, con una gentilezza che gli stessi turisti definiscono quasi eccessiva. Alla fine hanno pagato 73 euro per un antipasto, due dessert, un caffè, un liquore e un vino. Hanno pensato che il conto fosse salato, ma alla fine normale per una città turistica. Il giorno dopo sono tornati per mangiare ma puntando a tagliare un po’ i costi, eliminando per esempio il liquore fatto pagare 8 euro a bicchiere. Hanno preso un antipasto, due secondi di pesce, un vino e gli stessi dessert del giorno prima per un totale di 158 euro. Una cifra esagerata, ovviamente, con 40 euro per i secondi di pesce, 18 euro per il vino ma soprattutto, 10 euro per i dessert, due euro in più del giorno prima quando avevano ordinato gli stessi identici dolci, e 20 euro per il servizio, contro i circa 10 euro del giorno prima’, aveva spiegato il presidente dell’Adico.

Davanti alle proteste dei turisti inglesi i titolari della pizzeria, i titolari della pizzeria si erano comportati con arroganza.

‘Non è la prima volta che i turisti vengono trattati in questo modo a Venezia ma la lettera inviata alla nostra associazione evidenzia in modo inequivocabile la grande delusione e il rammarico di chi viene nella nostra favolosa città portando anche risorse e torna a casa con l’amaro in bocca pensando che tutti i veneziani siano pronti a raggirarli. È una vergogna che dovrebbe finire, per questo invitiamo tutte le persone che abbiano vissuto esperienze simili a segnalarcele perché solo così si possono cambiare certi comportamenti a dir poco vergognosi che rovinano il nome della nostra magnifica città storica’, aveva aggiunto il presidente dell’Adico.

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