Crisi lipotimica, come intervenire
Da Redazione
Dicembre 21, 2015
A chi non è capitato, in momenti particolarmente delicati della nostra vita, caratterizzati da forti emozioni, stress o paure, di perdere lucidità. Una sorta di black out improvviso, con il respiro corto e le gambe attraversate da un forte tremore. Poco c’è mancato, ci siamo ritrovati a pensare, ero a un passo da uno svenimento.
C’è chi quel passo lo fa. Il cervello si spegne e uno svenimento improvviso sembra essere l’unica risposta che il nostro corpo riesce a elaborare. La crisi lipotimica è caratterizzata proprio da svenimenti improvvisi, causati dalla mancanza della giusta e necessaria quantità di sangue a irrorare il nostro cervello, sulle pagine dedicate alla salute del sito Al Meglio è possibile approfondire numerosi aspetti relativi proprio al corretto funzionamento del nostro organismo e alle eventuali conseguenze delle sue disfunzioni.
Quando il cervello dice basta
È come se si spegnesse un interruttore, il cervello, in astinenza di sangue, si spegne e con lui tutto il nostro organismo si blocca. Quando il cervello non riceve abbastanza sangue le sue attività si interrompono bruscamente. La conseguenza è uno svenimento improvviso e immediato.
Perché accade? Le cause sono molteplici: oltre alla mancanza di sangue al cervello, possono essere anche forti emozioni o una diminuzione dell’attività cardiaca a generare il black out. Un’improvvisa sensazione di stanchezza si impossessa del nostro corpo, la testa inizia a girare, spesso si avverte una spiacevole sensazione di sudore freddo e poi il tutto è seguito dalla caduta.
La perdita di coscienza è immediata, in alcuni casi può non essere totale. Lo svenimento è una sorta di difesa che l’organismo umano mette in atto. È il sintomo più lampante e quello che maggiormente caratterizza una crisi lipotimica, questa patologia non consente, infatti, di mantenere al suo scatenarsi la posizione eretta. Questo accade perché nel momento in cui viene a mancare l’afflusso di sangue al cervello, anche la muscolatura perde completamente tono e controllo.
È possibile prevenire gli svenimenti?
Prevenire è molto difficile. Chi soffre di crisi lipotimiche, però, è capace di riconoscere chiaramente i sintomi dell’avvicinarsi della crisi e anche, in determinate situazioni, gli eventuali elementi scatenanti. Senso diffuso di malessere, giramento di testa, nausea, incapacità di mantenersi in piedi sono tutti importanti campanelli d’allarme. Questo fenomeno si distingue sia dalla sincope, che ha come conseguenze svenimento e caduta violenta ma che si manifesta in maniera molto improvvisa, dia dalla crisi epilettica.
L’attacco epilettico, tra i disturbi neurologici più diffusi, porta a veri e propri episodi di alterazione o perdita della coscienza, con fenomeni motori anomali e disturbi psichici o sensoriali. Anche per chi soffre di crisi lipotimiche, comunque, è consigliabile ricorrere a un elettroencefalogramma.
A determinare il momentaneo rallentamento dell’afflusso di sangue al cervello possono essere cause diverse. La prima, e più importante a livello di entità, è la presenza di un disturbo relativo all’apparato cardiocircolatorio. In particolare, una malattia cardiaca di natura aritmica: il cuore perde momentaneamente l’efficienza e determina una lipotimia. Lo stress è grande nemico dei soggetti affetti da lipotimia. Situazioni particolarmente stressanti, infatti, determinano una diminuzione della funzionalità cardiaca, con conseguente ampia vasodilatazione e perdita di coscienza.
Cosa fare in caso di crisi lipotimica?
Come soccorrere un soggetto affetto da lipotimia? Solitamente gli svenimenti sono di breve durata e il soggetto è in grado di riprendersi rapidamente, se così non fosse, però, è importante intervenire sollevandogli le gambe e ponendovi sotto un oggetto qualunque.
In assenza di un supporto esterno basta mantenerle alzate. In questo modo, infatti, si determina un aumento del ritorno venoso al cuore, che va a stimolare la funzionalità cardiaca. Ne beneficiano, grazie a una maggiore irrorazione, anche i centri nervosi che si trovano al disotto del livello delle gambe.
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