Cyberbullismo colpisce 31% adolescenti: genitori dovrebbero stare più attenti

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Oggi non si può fare a meno del web, strumento utilissimo per il lavoro e il tempo libero. Anche la Rete, però, ha i suoi difetti che possono danneggiare specialmente i minorenni.

Uno dei derivati del web è il cyberbullismo, ovvero il bullismo praticato online. La Società italiana di pediatria e la Polizia di Stato, assieme a Facebook, hanno redatto un decalogo che servirà molto ai minori e ai loro genitori.

Il formulario è stato presentato stamane durante l’incontro “Bambini sicuri, dalla strada alla rete” al teatro Brancaccio. Ricordiamo che domani si celebrerà la Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza.

Gli esperti ritengono, ad esempio, che i minori non dovrebbero dare confidenza a persone che non conoscono in Rete, raccomandando di non condividere con chi non si conosce le informazioni private.

Ricordiamo che il 31% dei teenagers è vittima di cyberbullismo. Per evitare la proliferazione di episodi di bullismo online, i genitori dovrebbero discutere più spesso coi figli di temi importanti come tecnologia e sicurezza.

E’ bene, inoltre che i genitori non vietino categoricamente l’utilizzo di Internet ai figli, visto che il proibizionismo, anche in tale ambito, produce un effetto similare all’uso massiccio.

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