Ridursi all’ultimo momento porta con sé un’altra, sgradevole conseguenza. Quando ci si ritrova con l’acqua alla gola si deve per forza leggere di fretta, consumando un libro dietro l’altro. Ma in questo modo non si può nemmeno pretendere che tutto quello che viene letto, venga immagazzinato nel cervello. E’ necessario stabilire un ritmo equilibrato e regolare: si può pensare di fermarsi dopo un tot di pagine per fare uno schema riassuntivo, un riassunto o una mappa concettuale. In questo modo i concetti vengono appresi meglio e si sedimentano più in profondità nella memoria.
Fare delle pause per ripetere
Una volta raggiunta la metà del programma si può iniziare a ripetere, con gli schemi e le mappe concettuali sotto mano. Decidere di affrontare il ripasso volta per volta aiuta a consolidare meglio le conoscenze e permette di prendere delle pause dallo studio intensivo, evitando la dispersione dei concetti e una fatica esagerata.
Assimilare bene le basi prima di procedere
Come nella costruzione di un edificio, anche lo studio di una materia ha bisogno di basi solide sulle quali edificarsi e dalle quali procedere per continue specializzazioni o approfondimenti. Non si può pensare di continuare a immettere conoscenze e concetti se quelli precedenti non sono stati compresi. Nello studio non bisogna avere fretta. Si rischia di faticare tanto per poi dimenticare ciò che si è fatto in breve tempo.
Comprendere i propri limiti
Affrontare un esame, e più in generale un percorso universitario, comporta l’accettazione delle proprie potenzialità ma anche dei propri limiti. Non è una gara! Si deve studiare per apprendere non per superare un esame dopo l’altro come un automa, senza di fatto immagazzinare nulla. E’ necessario prendersi il proprio tempo, senza pretendere troppo da se stessi. L’università serve per porre le basi e le conoscenze di cui si avrà bisogno in un futuro contesto lavorativo quindi è molto importante farla al meglio delle proprie capacità.
Se serve, meglio domandare che avere dubbi
Premesso che, come insegna Socrate, sapere di non sapere è fondamentale, quando si decide di affrontare un percorso universitario e di preparare un esame – come già detto sopra – è bene essere a conoscenza dei propri punti deboli, delle proprie lacune e degli argomenti sui quali si è meno preparati. Per capirlo l’unico modo è farsi e fare agli altri delle domande all’inizio di ogni sessione di ripasso e alla fine: in questo modo si vedrà se le mancanze di partenza, durante lo studio, sono state colmate.
Prendere della pause dallo studio
Per quanto non sembri o si fatichi a crederlo studiare molto è un’attività stancante e debilitante, sia a livello mentale che fisico. Prendersi delle pause è fondamentale, necessario! Bisogna concedere al cervello il tempo di svagarsi e di riprendersi. Inoltra, cosa assolutamente da non sottovalutare, non è sano mettere del tutto da parte la propria vita privata e sociale. E’ consigliato continuare a coltivare i propri interessi e i propri rapporti al di là dello studio.
Confrontarsi con gli altri
Confrontarsi con gli altri è importante – per capire i vari punti di vista, se ci sono cose che devono essere approfondite o concetti che si sono persi – ma va comunque fatto con moderazione. Ognuno ha il proprio metodo e un modo di apprendere le cose, quindi non è detto che ciò che vada bene per uno vada bene anche per un altro. Questo vale, ad esempio, per la ripetizione. Ad alcuni serve per solidificare le nozioni ed essere più sicuri, altri non ne sentono assolutamente il bisogno.