Fabiola Gianotti è una 55enne italiana venuta alla ribalta in quanto è la prima donna a dirigere il Cern di Ginevra. Fabiola ha tanta esperienza e molto talento, ma non vuole essere chiamata ‘cervello in fuga’
Certo, la Gianotti lasciò un posto da ricercatrice all’università di Milano per recarsi al Cern, poiché “è il sogno di tutti gli scienziati, come un bambino in un negozio di cioccolata”. Fabiola ha sottolineato, nel corso di una recente intervista, che in Italia bisogna che ci siano più fondi e poca burocrazia. Le cose andrebbero meglio. “È tutta una mentalità da costruire”, ha puntualizzato la studiosa.
Riguardo al Conseil européen pour la recherche nucléaire, la Gianotti ha asserito: “Funziona perché ha minima burocrazia, che soffoca la creatività.Le decisioni si prendono per consenso e l’autorità non è data dalle decorazioni, ma dalle idee: anche il più giovane può cambiare il corso di un esperimento. Insomma è meritocrazia, la risposta che, più difficile da sintetizzare della spiegazione del big bang”.
Davanti a tantissime persone, accorse al Teatro Dal Verme di Milano per ascoltarla, Fabiola Gianotti ha parlato anche dell’acceleratore Lhc, quel grosso anello che 3 anni fa ha scovato il bosone di Higgs che “ha già cambiato le nostre vite, con le tecnologie sviluppate per costruirlo, come l’adroterapia che bombarda i tumori in 14 centri al mondo, tra cui il Cnao di Pavia. L’importanza della ricerca di base, svincolata dal prodotto e dal profitto, che si giustifica da sé e deve essere finanziata col denaro pubblico”.
Un uomo ha chiesto alla scienziata italiana: “Ma l’uomo e la donna chi li ha creati?”. Fabiola ha risposto così: “Il cielo che vediamo è il 5% dell’universo e il resto materia oscura”. Fabiola Gianotti è una solerte studiosa italiana, una che non si arrende mai. Per questo è arrivata a dirigere il Cern di Ginevra. Onore a Fabiola!
