Cosa pensano gli italiani quando sono in ferie?

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Ferie agli sgoccioli: ecco cosa pensano gli italiani in vacanza

Ferie agli sgoccioli: ecco cosa pensano gli italiani in vacanzaLe ferie stanno per finire per gran parte degli italiani, per altri invece stanno per iniziare. Da un recente sondaggio è emerso che la maggioranza degli italiani, quando rientra dalle ferie, è stressata e depressa. Perché? Facile intuirlo. Si deve tornare al lavoro e tollerare un capo magari burbero e autoritario. E poi i colleghi, non sono sempre così accondiscendenti e collaborativi. Tutto ciò per arrivare al punto della situazione: vi siete mai chiesti cosa pensano gli italiani quando sono in ferie? Oltre la metà di essi (il 57%) vorrebbe cambiare lavoro e boss. Ne deriva che moltissimi italiani sono insoddisfatti del lavoro che svolgono. Le ragioni sono svariate: colleghi, stipendio, ambiente di lavoro, etc. Sta meglio, dunque, chi non ha colleghi e boss, come i giornalisti online, i blogger, i freelance e tutti coloro che lavorano da remoto. Senza boss e senza stress. Non tutti però, anzi pochi, lavorano in totale autonomia.

Italiani alla ricerca di un nuovo lavoro durante le vacanze

Le ferie, per molti, non sono il momento del relax ma il momento dell’ansia e della frustrazione. Sì perché è proprio quando si sta sul bagnasciuga e si osservano i propri familiari che si divertono che subentra lo spettro del boss, con la sua ‘scure’, dei colleghi fastidiosi e di quell’ambiente nauseante. Si inizia a pensare a quanto è logorante e stressante quel lavoro, e magari ci si mette alla ricerca di un impiego nuovo, meno stressante e gratificante. Questo è solo l’inizio. Quando terminano le ferie, parte per molti la sindrome post vacanze vera e propria. I tipici sintomi sono ansia, spossatezza, apatia e inappetenza. La sindrome post vacanze è un disturbo psicologico conseguente alla disconnessione. Si è stati scollegati. Facile staccare la spina ma è arduo riattaccarla. Tale disturbo affligge particolarmente soggetti che non amano il proprio lavoro, soggetti che lavorano solo per vivere, che non svolgono la professione della loro vita, quella da sempre agognata. Ecco perché, ad esempio, la sindrome post vacanze non colpisce quasi mai cantanti, attori e calciatori.

Sindrome post vacanze: non c’è un rimedio universale

Un lavoratore contento del proprio mestiere raramente sarà depresso dopo le ferie. Ogni persona è diversa e vive in contesti diversi, quindi non c’è un rimedio universale alla sindrome post vacanze. Quando le ferie sono agli sgoccioli si dovrebbe, in qualche modo, tornare ‘nell’ottica lavorativa’ e abbandonare lo stile di vita vacanziero. Settembre è un ottimo mese per iniziare nuove attività e hobby, che potrebbero rivelarsi utili per contrastare quell’ansia che tende a rovinare la vita al rientro dalle ferie.

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