Forza Italia cerca nuova sede nazionale, quella di San Lorenzo in Lucina costa troppo

Tempi duri anche per Forza Italia che sta per lasciare la sede storica a Roma. I dipendenti e i parlamentati sono stati invitati a lasciare entro la fine del mese i loro uffici perché si sta cercando una sede un po’ più piccola, quindi meno onerosa

La crisi picchia duro, dunque, anche il mondo della politica e un baluardo come Forza Italia, partito di cui è leader Silvio Berlusconi, uno degli uomini più ricchi d’Italia. Saranno decisamente rimasti stupiti, parlamentari e dipendenti forzisti quando  hanno letto una mail che li avvertiva di lasciare al più presto la sede romana di San Lorenzo in Lucina. A breve, dunque, Forza Italia lascerà il prestigioso palazzo Fiano-Almagià.

Riportiamo il testo della mail ricevuta, giorni fa, da dipendenti e parlamentari di Forza Italia:

“A causa delle note difficoltà finanziarie in cui versa il nostro movimento politico e in previsione di un prossimo trasloco si rende necessario e improcrastinabile il rilascio dei locali dove è ubicata la nostra sede nazionale”.

In sintesi, tutti i dipendenti di Forza Italia devono al più presto fare gli scatoloni ed alzare i tacchi. Tutti gli oggetti dovranno essere portati via dalla sede di San Lorenzo in Lucina entro il 31 gennaio. Vista la riduzione dell’organico forzista, effettivamente gli oltre 3.000 mq erano diventati vani. Adesso Forza Italia si metterà alla ricerca di una sede più piccola e meno costosa. La ricerca è affidata al tesoriere Mariarosaria Rossi.

Si vociferava da tempo su un possibile addio di Forza Italia alla storia sede di San Lorenzo in Lucina. Le voci sono diventate più insistenti dopo che un’agenzia immobiliare ha messo in affitto il vasto locale che costava all’ex premier la bellezza di 960.000 euro l’anno.

Pare che Silvio Berlusconi, in attesa che venga trovata una nuova sede, abbia messo a disposizione dei dipendenti alcune stanze di Palazzo Grazioli, la sua lussuosa residenza romana. Anche Forza Italia stringe la cinghia e continua a fare tagli al personale e alle spese.