Funghi porcini spacciati per italiani ma di origine estera, la truffa

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Funghi porcini dell'Est venduti al prezzi di quelli italiani

Funghi porcini dell'Est venduti al prezzi di quelli italianiE’ autunno e molti italiani iniziano a pensare ai funghi. C’è chi ama tutti i funghi e chi adora determinati tipi, come i chiodini e i finferli. E ‘indubbio, però, che i più gustosi e ricercati siano i porcini e gli ovoli. C’è chi, più competente in materia, si avventura nei boschi, in questo periodo, per trovare i funghi. Bisogna fare molta attenzione, però, in tali casi. Non bisogna mai mangiare funghi che non si conoscono. Potrebbe costare la vita. Meglio affidarsi a personale competente in sede di acquisto di funghi. L’autunno è arrivato ancora una volta e con esso è tornata la grande truffa dei porcini. Chi apprezza tali prodotti sa bene che gran parte di essi arriva dall’Est Europa, da nazioni come Romania, Moldavia e Ucraina. In tali Paesi i funghi porcini si trovano facilmente rispetto all’Italia ed è per questo che se ne esportano grosse quantità. Fin qui nessun problema. Il guaio sussite quando i porcini dell’Est vengono spacciati per porcini italiani e vengono venduti a un prezzo decisamente superiore.

Porcini stranieri venduti al prezzo di quelli italiani

Un chilo di funghi porcini dell’Est Europa costa circa 15 euro. I porcini italiani, invece, non vengono venduti a meno di 25-35 euro al kg. Il dilemma è che è difficile scoprire se un porcino è italiano o straniero. Ecco allora che certi soggetti lucrano molto su tali prodotti. C’è chi spende molto, credendo di acquistare porcini italiani, e invece compra prodotti rumeni, polacchi, moldavi ecc.

Il quotidiano La Stampa ha pubblicato recentemente un articolo riguardante la grande truffa dei porcini, ricordando che, secondo alcune fonti, il 95% dei funghi spacciati per italiani nei mercati proviene dall’estero. Un imbroglio vero che fa lucrare molta gente. In Italia, teniamolo bene a mente, è difficile trovare porcini italiani perché sempre meno persone li vanno a cercare nei boschi e poi non vengono create le condizioni per la loro crescita.

Estate rovente: un danno per i funghi

Quest’anno sarà ancor più raro trovare in giro porcini italiani per via del gran caldo della scorsa estate. I boschi secchi non hanno favorito la crescita di tali funghi e i cercatori sono rimasti con le mani in mano. Il micologo dell’Università ‘La Sapienza’ Dario Lunghini aveva spiegato lo scorso agosto: ‘Perché non crescono? E’ intuitivo. Troppo secco, la pioggia che scende non basta’.

Sono ormai lontani i tempi in cui i cercatori di funghi uscivano di casa presto e tornavano con cesti e zaini pieni. Oggi i funghi sono merce rara. L’estate torrida, comunque, ha messo in ginocchio un po’ tutte le nazioni europee. Solo in Norvegia non si è registrato un forte calo di porcini.

La stagione dei funghi ormai pessima da anni in Italia. Colpa del caldo, dell’inquinamento, del riscaldamento globale ed altri fattori. Eppure, quando si entra nei supermercati o si va al mercato non si percepisce tale problematica, vista l’abbondanza di funghi sui banconi. Ebbene sì, tutti quei funghi provengono dall’Est Europa. L’importante è saperlo e non sborsare tanti soldi per prodotti che costano molto meno rispetto alla merce italiana.

Coscienti della carenza di funghi italiani sono ovviamente anche i ristoratori. Cesare Pieri, proprietario del locale ‘La Cugna’, a Pistoia, aveva detto: ‘Di funghi locali non c’è quasi niente, per ora arrivano quasi sempre dall’estero; ne arrivano anche belli e sani ma il prodotto nostrale non è partito. Sento anche i cercatori di funghi di vecchia data che vengono su e non ne trovano…’.

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