Gianluca Grignani si regala “Una strada in mezzo al cielo” per 20 anni di carriera

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Gianluca Grignani album

Gianluca Grignani festeggia i 20 anni di carriera con un disco ampolloso, “Una strada in mezzo al cielo”, che uscirà domani, 6 maggio 2016 

 

 

Una carriera fatta di alta e bassi, quella di Gianluca Grignani, artista che ci ha regalato comunque ballate straordinarie: “Falco a metà” una su tutte. L’artista milanese, ora, celebra i suoi 20 anni di carriera con un’antologia originale, una raccolta dei suoi più grandi successi, alcuni intonati assieme ad amici e colleghi del calibro di Elisa, Luca Carboni, Carmen Consoli e Max Pezzali. “Una strada in mezzo al cielo” comprende soprattutto pezzi pubblicati la prima volta in “Destinazione Paradiso” e “La fabbrica di plastica”, usciti rispettivamente nel 1995 e 1996. “La fabbrica di plastica” riscosse un successo al di sotto delle aspettative ma secondo i critici rappresenta il disco realizzato nel periodo migliore della carriera dell’artista milanese. Oggi Gianluca ha 44 anni, una moglie e una famiglia da mantenere. Sono lontani i tempi di “Destinazione Paradiso”. Molti snobbano e demonizzano Grignani perché spesso, anche ultimamente, si è esibito dal vivo in condizioni pietose, in preda ai fumi dell’alcol. Gianluca o si odia o si ama: è fatto così, come molti altri artisti, del resto. Tutti hanno vizi, ma Grignani ha tante virtù, tra cui la capacità di scrivere brani emozionanti, stupendi veramente. Il cantautore de “La mia storia tra le dita” ha detto riguardo al suo ultimo album:

“Non è stato facile mettere assieme questo mio  nuovo progetto, saremmo dovuti uscire nel 2015 ma i tempi si sono dilungati un pochino. Quel che mi preme dire è che non si tratta di un’autocelebrazione, semmai è un regalo che dopo tanti anni di attività credo di meritarmi. L’autocelebrazione non c’entra nulla per il semplice motivo che ciò che m’interessa di più non è il successo; quello è un problema dei giornalisti. A me interessano la musica e la gente, perché la gente che fa la differenza, anche se a volte dovrebbe comprendere di più”.

Tante collaborazioni, dunque, in “Una strada in mezzo al cielo”, disco imperdibile per tutti i fan di Gianluca. Ecco, riguardo ai duetti, l’artista ha spiegato:

“Da un lato ho cercato di assegnare a ciascuno la canzone più adatta, è il caso di Ligabue, con cui ho inciso ‘La fabbrica di plastica’. Dall’altro mi sono divertito a cercare l’assurdo, come con Pezzali che a prima vista c’entrava poco con ‘Primo treno per Marte'”.

Sempre domani sarà on air il singolo “Una strada in mezzo al cielo”, title track e brano che sta molto a cuore all’artista milanese:

“In questo brano parlo di amore e in uno dei versi più belli che penso di aver scritto chiedo di non essere lasciato più solo, come mi sono sentito a Riccione dopo il mio arresto e la notte più brutta della mia vita, dato che ero senza mia moglie e senza i miei figli”.

Il cantante si è riferito a quando, due anni fa, passò una notte in prigione dopo l’arresto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Passa il tempo ma Gianluca non riesce proprio a sopportare gli abusi, le angherie, le ingiustizie che avvengono ogni giorno nel mondo. Lui non ha avuto un’infanzia così facile, o meglio era apparentemente facile. Sua madre era alquanto fredda con lui. Un brano del disco, non a caso, è intitolato “Madre”:

“Tengo molto a questo brano perché sono molto legato a mia mamma, ma lei mi ha cresciuto in un modo un po’ freddo, senza sorridermi in un certo senso, usando una metafora. L’ha fatto perché era convinta fosse giusto così. Solo che non è vero, per questo da padre mi viene spontaneo dare delle carezze affettuose ai miei figli, perché a me quelle carezze sono mancate”.

In bocca al lupo per il nuovo album, Gianluca!

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