Un ologramma per moglie. Cose strane, anzi decisamente folli, dal mondo. Precisamente dal Giappone dove i sudditi ubbidienti ogni tanto si prendono qualche libertà in forma di perversione.
E’ il caso di Akihiko Kondo, un 35enne che ha coronato il suo sogno: è convolato a nozze con una famosissima pop star nazionale. Cosa c’è di strano? Nulla eccetto il fatto che lei non esista o meglio sia virtuale.
Matrimonio con un ologramma
Non è il primo caso e non sarà neanche l’ultimo in un paese sospeso tra tradizione e modernità avanzata come il Giappone dove la realtà virtuale è più frequentata di quella fatta di esseri in carne ed ossa.
Il 35enne Akihiko Kondo dopo rapporti falliti con donne reali, ha coronato il suo sogno sposando la pop star Hatsune Miku, 16enne cantante virtuale dai capelli azzurri creata 11 anni fa. Lei è un ologramma senza alcuna concretezza tridimensionale, canta grazie a un vocaloid, sintetizzatore software.
A nulla è valsa l’opposizione della madre dello sposo. La cerimonia si è svolta alla presenza di una quarantina di invitati. ““Non l’ho mai tradita, sono stato sempre innamorato di lei e del concetto di ologramma, penso a lei ogni giorno, ma ho sposato il suo pupazzo”, ha detto il fiero sposo che vestito elegante ha posato per le foto di rito accanto alla neoconsorte. Per metterle l’anello al dito, il 35enne ha usato un pelouche mentre la sua sposa gli fluttuava accanto in una scatola da 2800 dollari.
In Giappone boom di matrimoni con ologramma femmina
Questo genere di matrimonio non ha alcun valore legale, cionostante sono in tanti i giapponesi che non vi rinunciano. La Gatebox, società che ha messo in commercio l’apparecchio che produce gli ologrammi, furbescamente emette anche annesso “certificato di matrimonio”.
Gatebox ha già emesso 3.700 certificati del genere. I personaggi femminili virtuali non muoiono, non invecchiano, non disturbano gli uomini. E pazienza che per il momento siano ‘intoccabili’.
