Goblin, scoperto nuovo corpo celeste. E’ il nono pianeta?
Da Redazione
Ottobre 04, 2018
Goblin è il nuovo corpo celeste catalogato come il più distante che sia mai avvistato all’interno del Sistema Solare. La ricerca di Goblin è stata casuale e farebbe sperare nella presenza del Pianeta 9.
Goblin confermerebbe un nuovo pianeta
Goblin è il nome che è stato scelto per il nuovo corpo celeste di tipo planetario che è stato scoperto dai ricercatori David Tholendell, operante all’università delle Hawaii, Scott Sheppard, del Carnegie Institution for Science e Chad Trujillo, professore dell’università della Northen Arizona.
Goblin fu scoperto casualmente nel 2015 e da allora è stato osservato dai tre ricercatori che sono sempre più convinti della presenza del Pianeta 9. Secondo i tre studiosi, il Pianeta 9 o Pianeta X sarebbe molto grande e posizionato oltre Nettuno.
Le dimensioni di Globin
Globin è il corpo celeste che raggiunge una distanza massima di 2300 unità astronomiche e il punto nel quale si trova è calcolato 80 volte la distanza che hanno la Terra ed il Sole. Goblin o più scientificamente TG387 ha un diametro che gira all’incirca intorno ai 300 chilometri ed è stato avvistato grazie al telescopio giapponese Subaru.
Stando agli studi dei ricercatori, il nuovo corpo celeste Goblin per compiere un’orbita completa intorno al Sole impiega 40mila anni e la traiettoria seguita dal corpo celeste e di tipo ellittico e schiacciata.
Il Pianeta 9 potrebbe esistere
Nonostante l’entusiasmante scoperta del nuovo corpo celeste, i tre ricercatori mantengono la calma su affermazioni dell’esistenza del Pianeta 9. L’importanza della scoperta di Goblin è quella di poter avere a disposizione un corpo da seguire in ogni suo movimento per verificare se porta nella direzione di un corpo molto più grande, il cosiddetto Pianeta 9.
Goblin è un sasso spaziale dei quali si contano ben 14 elementi. Secondo le osservazioni dei ricercatori è come se questi sassi fossero spinti da una forza proveniente da un corpo maggiore ed è proprio per questo motivo che accresce la certezza dell’esistenza dell’altro pianeta. Non ci resta, dunque, che continuare ad osservare con pazienza il nuovo corpo celeste e vedere se in futuro ci svelerà qualcosa di più sensazionale.
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