I barbieri sono sempre chiusi di lunedì, il perché legato ad un omicidio
Da Redazione
Gennaio 06, 2019
Sia le donne che gli uomini amano regalarsi alcuni momenti di piacere facendosi coccolare dal proprio barbiere o parrucchiere a seconda del caso. Che sia una volta a settimana, per un’occasione speciale o sotto le feste si usa andare dal barbiere o parrucchiere per farsi sistemare i capelli, tagliare o accorciare la barba e i baffi o per farci fare una splendida acconciatura. Ma se il barbiere ci serve di lunedì come facciamo?
Da nord a sud i barbieri o i parrucchieri sono chiusi il lunedì
E’ noto che i barbieri o i parrucchieri siano chiusi di lunedì e questa è un’usanza che viene rispettate in tutte le regioni di Italia, indistintamente, da nord a sud. Gli artigiani dei capelli spesso non riposano mai, neanche durante il periodo festivo o la domenica, ma perché il giorno di chiusura scelto dagli acconciatori è proprio il lunedì?
Il motivo per il quale i barbieri e i parrucchieri hanno tengono chiusi i loro locali commerciali di lunedì arriva da molto lontano ed è una storia curiosa che vede protagonista un assassinio, una storia d’amore e una storia di gelosia.
Per capire il motivo per il quale i barbieri e i parrucchieri hanno scelto come giorno di chiusura il lunedì dobbiamo trasportarci nella Firenze del 1700.
Amori, gelosie e omicidi
E’ il lontano 1742 e la località protagonista della nostra storia è la sempre viva Firenze, bellissima località toscana. Siamo in estate e più precisamente nel mese di giugno quando si svolge la storia che ci spiegherà perché i barbieri e i parrucchieri chiudono di lunedì.
Era una apparente tranquilla e normale giornata estiva e in via San Cristofano, che si trova nella zona di Santa Croce, il via vai cittadino fu stravolto e sconvolto dal ritrovamento di un cadavere. Alcuni passanti trovarono il corpo sgozzato di una donna. Dopo le dovute ricerche si capì che la vittima selvaggiamente uccisa era Mariuccia, una prostituta molto nota in città.
I poliziotti, che allora venivano chiamati Birri nella città fiorentina, cominciarono a indagare, ignari di chi potesse aver commesso un delitto così feroce. Le indagine da parte dei Birri partirono dai banchi dei pegni per vedere se il responsabile dell’omicidio potesse recarsi in uno di questi per disfarsi di qualche prova.
Ed ecco qui che dopo alcuni giorni dall’omicidio spuntò in uno dei banchi dei pegni il vestito indossato dalla donna nella notte nella quale fu brutalmente uccisa.
Indagando, i Birri, grazie all’abito portato nel negozio, risalirono a in certo Antonio di Vittorio Giani. Questo era un noto barbiere della città, che operava nella zona di via Romana.
Una volta interrogato, l’uomo non ammise subito di essere il colpevole dell’omicidio di Mariuccia, ma alla fine cedette: l’uomo uccise la donna perché pazzamente innamorato di lei e molto, ma molto geloso.
E così, avendo confessato, Antonio di Vittorio Giani fu processato e condannato a impiccagione. Il lunedì dopo l’omicidio della donna, l’11 di giugno, il barbiere fu impaccato davanti a una folla immensa. Molti abitanti della città avevano tenute chiuse le attività commerciali per poter assistere alla impiccagione dell’uomo. Tra i cittadini, moltissimi erano barbieri colleghi di Antonio di Vittorio Giani, che chiusero i loro saloni per vedere incuriositi la pena inflitta al 22enne. Di qui, i barbieri decisero di mantenere le loro attività chiuse di lunedì proprio per ricordare il collega e donna Mariuccia da lui uccisa. Eccolo, dunque, svelato il motivo per il quale i barbieri o i parrucchieri sono chiusi tutti di lunedì. E’ un quesito che molti si pongono da tempo e finalmente adesso è stato risolto.
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