Il porfido del trentino

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porfidoIl porfido è una roccia di origine vulcanica di tipo effusivo in quanto la solidificazione della lava è avvenuta sulla superficie terrestre e non all’interno della crosta. Questo minerale si presenta con un’alta percentuale di micro cristalli di quarzo, caratteristica che gli permette, in un certo senso, di “brillare” al sole, ma è anche una pietra molto resistente, che non risente dell’esposizione alle più diverse condizioni atmosferiche, da ghiaccio e neve fino alle alte temperature. Proprio per questa sua alta resistenza, dal porfido si ricavano materiali utilizzati per le pavimentazioni esterne, comprese quelle stradali, infatti sono di porfido i cosiddetti sanpietrini, ma anche i bolognini e il fatto che si presenti in diverse colorazioni, lo rende particolarmente adatto per pavimentazioni che hanno un particolare fascino estetico.

Il Trentino e, in particolare, la Val di Cembra e l’Altopiano di Pinè, sono le aree dove si trova la maggiore concentrazione di cave di estrazione italiane e dove avviene anche la lavorazione, nonché la vendita, e dove sono presenti anche tra i migliori posatori.

Decidere di effettuare la posa porfido all’esterno della propria abitazione è una scelta che si rivela vincente perché si tratta di una pietra naturale in grado di resistere sia al tempo che agli attriti di diverso tipo, inoltre, sia i cubetti che le diverse forme di piastrelle, permettono di “disegnare” molti motivi che rendono particolarmente affascinante la pavimentazione. A ciò si aggiunge poi il fatto che la scelta di colorazioni, tutte naturali, è davvero vasta con varie tonalità di grigio, molto utilizzate per i lastrami, ma ci sono anche tante sfumature di rosa e di giallo-arancio.

Per quel che riguarda però la posa del porfido, soprattutto quella dei cubetti e delle piastrelle, è necessario che venga realizzata da personale altamente specializzato perché non si manifestino in seguito alcuni difetti che rovinano l’estetica della pavimentazione. Una posa poco curata, con il tempo, può m01anifestare avvallamenti e sgretolamento dei giunti, difetti decisamente poco gradevoli visivamente, ma che comportano anche degli inconvenienti, come la formazione di pozzanghere e il pericolo di inciampare.

Per evitare l’insorgenza di tali problemi, deve essere eseguito un sottofondo che sia a prova del tempo e perciò si realizzano massetti in calcestruzzo di uno spessore di 10-15 centimetri in cui vanno inseriti fogli di rete elettrosaldata per assicurare maggiore stabilità. Va poi tenuto conto del declivio da imporre alla pavimentazione per assicurare un perfetto deflusso dell’acqua piovana e, solo chi ha fatto della posa porfido la sua professione, conosce tutte le metodologie per realizzare una pavimentazione davvero perfetta.

 

 

 

 

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