Il re non è in casa
Da Redazione
Settembre 20, 2013

Il Re non è in casa – giochi di movimento
Questo gioco pare risalga a Re Federico II di Danimarca, il quale si seccava che gli ospiti della sua corte non osassero parlare o muoversi liberamente in sua presenza. Quando il sovrano faceva annunciare: “il Re non è in casa!” gli ospiti non dovevano più osservare la rigida etichetta di corte. I giocatori stanno al loro posto, sparsi nella stanza e ostentano un’occupazione seria. Non importa che si tratti di leggere, lavorare a maglia, limarsi le unghie, incipriarsi il naso, chiacchierare o meditare. In mezzo alla stanza sta il re, con tanto di corona di cartone, scettro e manto. Quando il re batte per terra con lo scettro ed esclama: “il re non è in casa!”, Tutti balzano in piedi, corrono di qua e dià, ostentano la massima disinvoltura e non si preoccupano di sua maestà finchè questi esclama: “ora il re è di nuovo in casa!” Allora i giocatori devono cercarsi subito una sedia e ricominciare la loro occupazione. L’ultimo che riprende il lavoro paga un pegno o diventa il nuovo re.
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