Immigrazione: Censis, per 6 italiani su 10 è un male

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Il Rapporto annuale sulla situazione sociale del Paese del Censis (istituto di ricerca socio-economica) ha mostrato un dato abbastanza chiaro, per quanto riguarda l’immigrazione; 6 italiani su 10 guardano al fenomeno migratorio come un male, con percentuali che aumentano considerevolmente tra i disoccupati e scendono vertiginosamente tra gli imprenditori.

I dati Censis sul fenomeno dell’immigrazione

Sono sempre più gli italiani che guardano negativamente al fenomeno dell’immigrazione. I dati raccolti dal Censis (l’istituto nazionale di ricerca socio-economica) hanno evidenziato una tendenza specifica: specie in alcune fasce di popolazione, come quella dei disoccupati, l’immigrazione viene vista come un male.

Secondo i dati raccolti dal Censis, l’immigrazione non è ben vista dal 45% degli italiani se da paesi comunitari, mentre aumenta al 63% se avviene da paesi non comunitari. Le percentuali si fanno altissime (fino al 78%) tra i disoccupati, mentre scendono particolarmente (fino al 23%) tra gli imprenditori.

I risultati della ricerca dell’istituto e il rapporto Censis

“Le radici sociali di un sovranismo psichico: dopo il rancore, la cattiveria. La delusione per lo sfiorire della ripresa e per l’atteso cambiamento miracoloso ha incattivito gli italiani. Ecco perché si sono mostrati pronti ad alzare l’asticella. Si sono resi disponibili a compiere un salto rischioso e dall’esito incerto, un funambolico camminare sul ciglio di un fossato che mai prima d’ora si era visto da così vicino, se la scommessa era poi quella di spiccare il volo.”

Con il suo rapporto il Censis ha voluto dimostrare quanto il problema dell’immigrazione sia, per gli italiani, un qualcosa di radicato e non dovuto alle forze politiche in campo. Si tratta, secondo l’istituto di ricerca socio-economica, di una conseguenza del tenore di vita, sempre più permeato da rischi e false speranze.

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