Influenza, picco a fine gennaio: allerta per le varianti del virus

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Il picco dell’influenza era stato previsto per quest’anno a fine gennaio, un po’ in anticipo rispetto alle scorse stagioni e, dato l’alto numero di italiani a letto in questi giorni, la previsione ha trovato (purtroppo) conferma nei fatti. Inoltre quest’anno è stato registrato anche un aumento dei casi gravi di influenza, che secondo gli esperti potrebbe dipendere da una variante del virus A/H3N2, quello per cui si erano preparati i vaccini a inizio stagione autunnale . L’Amcli (Associazione microbiologi clinici italiani), continua a monitorare la diffusione e tipologia dei virus in circolazione, e ci sono forti preoccupazioni legate alla possibile diffusione anche in Italia del ceppo variante, perchè renderebbe anche i soggetti vaccinati più esposti alla possibilità di contrarre l’infezione in forme anche severe.

 Tuttavia al momento la situazione sembra essere ancora abbastanza sotto controllo, o almeno non tale da destare particolari preoccupazioni. Ovviamente non sono mancati però casi gravi, ma situazione italiana è in linea di massima simile a quella degli Paesi europei: molto diffuso il virus A/H1N1, pandemico nel 2009, e altrettanto dicasi per il virus A/H3N2, con casi invece meno frequenti di ceppi di influenza di tipo “B”.

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