Libertà di stampa soffocata: Italia come nazioni africane o asiatiche

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Passi indietro, nel mondo, in tema di libertà di stampa. L’Italia, ad esempio, è scesa al 73esimo posto nella classifica stilata ogni anno da RSF, Reporters sans Frontieres.

La libertà di stampa è soffocata per diverse ragioni, come le frequenti aggressioni della mafia a giornalisti e il proliferare delle denunce per diffamazione. L’ONG ha criticato l’Italia, che ora si trova tra le nazioni a rischio. Lo stato della libertà di stampa, in Italia, è addirittura peggiore di diverse nazioni africane o asiatiche.

“La situazione dei giornalisti si è fortemente degradata nel 2014. I casi di danni contro i beni materiali dei giornalisti, in particolare contro la loro automobile, sono raddoppiati in un anno. Ci sono stati 43 casi di aggressioni fisiche e sette di auto o abitazioni bruciate fino al 31 ottobre 2014″, recita il rapporto.

Secondo il rapporto di RSF si è ravvisato un “drastico peggioramento” della libertà di stampa nel mondo, dovuto specialmente all’azione di organizzazioni terroristiche come Boko Haram e Isis. “Il deterioramento è stato globale, legato a fattori molto diversi, con guerre dell’informazione, azioni di gruppi che non appartengono a stati e che si comportano come despoti dell’informazione”, ha argomentato il segretario generale dell’Ong, Christophe Deloire.

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