Libia, Ignazio Scaravilli è libero: pagato riscatto?

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Ieri sera è stata diffusa la lieta notizia dell’incipiente rilascio del medico siciliano Ignazio Scaravilli, rapito in Libia. A comunicarlo è stato un portavoce del governo libico, Jamal Zubia.

Scaravilli sarebbe stato rimesso in libertà dopo che le autorità italiane hanno sborsato una specie di ‘commissione’ (riscatto?). Ieri, dunque, Scaravilli è potuto tornare a casa dopo molti mesi di prigionia (era stato rapito lo scorso 6 gennaio).

A sequestrare il medico catanese furono diversi jihadisti libici, indipendenti però dall’Isis. I servizi segreti italiani e il Ministero degli Esteri si sono sempre prodigati per trarre in salvo il medico italiano e, alla fine, sono riusciti a farlo liberare sebbene la situazione politica e sociale, in Libia, sia veramente difficile. Fondamentali per la liberazione di Scaravilli sono state anche le autorità di Tripoli.

Qualche tempo fa sembrava fatta per la liberazione di Scaravilli, tanto che anche il Quirinale aveva diffuso la seguente nota: “Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha appreso con soddisfazione la notizia della liberazione del medico Ignazio Scaravilli, rapito in Libia nello scorso gennaio, e ha ringraziato tutte le autorità che hanno reso possibile la positiva conclusione della vicenda”. In realtà, al momento della diffusione della nota, Scaravilli era ancora in Libia, in mano ai jihadisti. C’è voluto un riscatto per riportare in Italia il medico italiano. Quanto è stato sborsato? Non si sa.

Il Ministero degli Esteri ha così annunciato la liberazione di Scaravilli: “Sta rientrando in queste ore dalla Libia con volo di Stato… è in buone condizioni ed è accompagnato dal capo dell’Unità di crisi Claudio Taffuri“.

Una cosa è certa: nelle prossime ore i giudici italiani interrogheranno il medico catanese per ottenere informazioni sul sequestro, sulla liberazione e sull’eventuale pagamento del riscatto. La moglie del medico, Liliana, è al settimo cielo ma troppo agitata per rilasciare dichiarazioni in merito ai giornalisti: “Per il momento sono troppo agitata. Non sono in grado di parlare. Dovete scusarmi ma io per il momento non sono in grado di fare nessuna conversazione. Sono contenta. Posso non essere contenta di una notizia del genere? Però sono troppo agitata… Lasciatemi riassettare un po’ i battiti cardiaci”.

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