L’importanza del potassio per la salute
Da Redazione
Gennaio 28, 2014
Gli effetti benefici del potassio sul nostro organismo
Il potassio è un minerale che vi capiterà di trovare in moltissimi alimenti presenti nelle vostre cucine. Tuttavia la maggior parte di essi lo contengono in percentuali minime e poiché una dieta sana ed equilibrata non può prescindere dall’apporto di potassio, è importante conoscere le fonti ideali da cui assimilarlo.
Il potassio si trova principalmente nei tuberi e nelle verdure, gli alimenti che ne sono più ricchi sono le patate, le bietole, il cacao, il melone, i fagioli, gli spinaci e la soia. Ciascuno di essi, fornisce al nostro corpo più di un quarto della quantità di potassio di cui ha bisogno giornalmente.
ma a cosa mi serve il potassio?
Il potassio, così come il sodio, è un elettrolita plasmatico, è cioè un elemento le cui molecole sono in grado di decomporsi al passaggio di una carica elettrica. Una sua variazione, in eccesso o in difetto, può rappresentare un pericolo molto serio per il nostro corpo. Lo troviamo coinvolto nell’omeostasi, cioè il mantenimento di un equilibrio interno che sia costante nel tempo, nei processi metabolici e nella contrazione muscolare, in particolare quelle a carico del miocardio.
Ciò significa che è essenziale all’equilibrio idrico del corpo, al funzionamento dei reni, al benessere cellulare e soprattutto per la pressione arteriosa del corpo.
Sembra che l’ipertensione – la cosiddetta pressione alta – sia meno frequente in quei soggetti che rispettano le indicazioni dei dietologi sul consumo giornaliero di potassio. Essi raccomandano una quantità minima di 3,5g. Normalmente, un italiano medio ne consuma circa 4g al giorno.
Il potassio è così importante per la pressione cardiaca e per il cuore in generale perché bilancia gli effetti di un’antagonista delle nostre arterie, il sodio. Una dieta bilanciata infatti prevede due grammi di potassio per ogni grammo di sodio assimilato. Purtroppo, l’alimentazione occidentale è caratterizzata dall’abuso di sodio: non soltanto esso è già presente in tutti gli alimenti di consumo comune che acquistiamo (ad esempio la pasta, per non parlare poi dei panini imbottiti con insaccati), ma come se non bastasse noi li insaporiamo aggiungendo ancora più sale. Paradossalmente, pur essendo la nostra dieta ricca di potassio, nel confronto con il sodio esso risulta quasi sempre in deficit.
Carenze o eccessi di potassio
L’ipokaliemia, o carenza di potassio, è una condizione che può insorgere a causa di vomito, diarrea, disfunzioni renali, sudorazione eccessiva o a seguito dell’utilizzo di diuretici. Può essere potenzialmente molto pericolosa, qualora non arginata in fretta, tuttavia i suoi sintomi sono piuttosto evidenti: debolezza, mialgia, aritmia, disturbi cardiovascolari.
Parimenti infima è l’intossicazione da potassio, che può sopraggiungere quando l’apporto giornaliero supera i 18g al giorno. Gli effetti sono la stanchezza muscolare, l’aritmia e nei casi più gravi l’arresto cardiaco.
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