I giochi da tavolo più belli per adulti e bambini

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giochi da tavolo

I giochi da tavolo che hanno fatto la storia

I giochi da tavolo godono del consenso di grandi e piccini perché posseggono alcune caratteristiche che ne fanno giochi da tavolopassatempo ideale in una serata o un pomeriggio fra amici, di qualsiasi età. Tanto per cominciare, si tratta di giochi che coinvolgono tutti e che per questa ragione facilitano la socializzazione e l’interazione fra i partecipanti, cosa che non avviene invece con i videogiochi moderni. Inoltre, non richiedono particolari attitudini fisiche, rendendoli quindi alla portata di giocatori più pigri o sedentari; aggiungiamoci infine che per organizzare una serata a tema gioco da tavolo è sufficiente avere una casa, qualche amico o familiare e, cosa ve lo diciamo a fare, un tavolo.
Ma per far si che il divertimento e il buon umore prevalgano sulla noia è necessario ovviamente dedicarsi ad un bel gioco da tavola. Ecco la nostra personale lista dei giochi da tavolo più belli adatti a bambini e ad adulti. molti di questi sono degli evergreen, altri pur essendo ugualmente degli evergreen – curiosamente – sono fuori produzione ma possono essere acquistati online di seconda mano.

L’isola di Fuoco

Il mio gioco da tavolo preferito in assoluto. Se giocato un paio di volte l’anno però. Poche storia, l’isola di fuoco della MB (Milton Bradley), è uno di quei giochi che hanno fatto la storia dei giochi da tavolo. Se dico bevanda analcolica penso alla coca-cola, se dico figurine penso alla Panini, se dico fast food penso al colester…ehm, al MacDonald, ma se dico gioco da tavolo penso all’isola di fuoco. Quando uscì nel 1986 fu pubblicizzato da un trailer subdolamente avvincente, animato da sfere infuocate ed esploratori, che fece sbrilluccicare gli occhi dei bambini di tutto il mondo. Il tabellone dell’isola poi era sconsideratamente enorme, in scala 1:1 e la scatola che lo conteneva ancora più grande. Se malauguratamente vostro figlio vi posava gli occhi in un negozio di giocattoli avrebbe pianto e urlato fino al giorno del suo matrimonio pur di possederlo.
Io fui uno di quei fortunati bambini ad averlo. I primi tre giorni vi giocai ininterrottamente, ai limiti della disidratazione, e tutti i miei amichetti di scuola volevano venire a casa mia per giocarci. Purtroppo era talmente grande che se avessi pensato di portarlo da qualche parte, io, microbo di un metro, mi sarei cappottato all’istante. Fu l’apice della mia popolarità scolastica. Il gioco è il tipico gioco coi dadi, sul tabellone ci sono da 2 a 4 esploratori (le pedine)che devono fuggire via dall’isola, sulla quale si abbattono palle di fuoco, provenienti da un vulcano posto nel centro (l’idolo di fuoco). Non è il classico gioco “solo fortuna” (o meglio, questo è quanto vogliono farci credere), perché durante il percorso ogni giocatore riceverà delle carte da usare strategicamente per agevolare sé stesso o arrecare un danno ai concorrenti.
Il difetto dell’isola di fuoco è che dopo un po’ di tempo può diventare ripetitivo. Mi è capitato di rigiocarci recentemente ed è stata abbastanza simpatica come cosa. A metà della seconda partita però avrei già preferito rimanere a fissare una parete bianca. Oggi non è più in commercio e chi lo vende di seconda mano spara prezzi a tre cifre, in quanto il gioco è molto ambito dai collezionisti.

Cluedo

Cluedo è un gioco da tavolo veramente vecchio, la prima edizione risale addirittura ai primi anni 50. Negli anni sono state apportate alcune piccole modifiche, sviluppate nuove versioni (Topocluedo, ad esempio)e prodotti film a tema(Il delitto è servito), ma la sostanza rimane sempre la stessa:
Mister Black è stato ucciso, i giocatori (da tre a sei), devono capire chi ha commesso il delitto, in quale stanza e con quale arma.
L’azione si svolge sul luogo del delitto, il tabellone infatti rappresenta l’abitazione di mister Black con tutte le relative stanze: anticamera, cucina, veranda, studio etc etc. Ogni giocatore personifica un possibile indiziato nonché detective (un inno al conflitto d’interesse). I protagonisti sono: Miss Scarlett, Professor Plum, Dottor Verde, colonnello Mustard, Signora Pavone e la Signora Bianchi. Ci sono le carte con i nomi dei personaggi, delle armi e delle stanze: una carta per ogni categoria viene selezionata, e posta in una busta chiusa. Il contenuto della busta (le tre carte) potrà essere visto solamente a conclusione della partita, quando si sveleranno l’assassino, l’arma e la stanza. Gli altri giocatori si spartiranno le restanti carte. L’indagine si svolge ad esclusione: formulando delle accuse agli altri concorrenti, capirete quali sono le carte in loro possesso e arriverete alla soluzione del mistero. Dovete farlo ovviamente prima degli altri.
Cluedo è adatto a qualsiasi età.

Risiko

Risiko è un gioco da tavolo di strategia prodotto dalla Editrice Giochi. La sua popolarità è talmente grande che in tutto il mondo sono nati club ufficiali e non, dove decine di partecipanti si riuniscono per darsi battaglia a suon di dadi. Perfino online è possibile giocare a Risiko Multiplayer. Nella versione cartacea si gioca da 2 a 6 giocatori, in un tabellone rappresentante una piantina del mondo. Ogni giocatore possiede un esercito composto da carro armati di un colore diverso dagli altri, gli vengono inoltre distribuite una carta obiettivo, segreta, dove è riportato l’obiettivo da portare a termine per vincere, e le carte territorio, che indicano gli stati sotto il suo controllo. Vince chi raggiunge il proprio obiettivo prima degli altri.
Le linee guida generali di Risiko le conoscono più o meno tutti, però vi sono tanti piccoli cavilli a causa dei quali fra i gruppetti di amici che si accingono ad iniziare una “tranquilla partita a Risiko”, spesso nascono discussioni che si protraggono per anni. Questo gioco è molto avvincente, senza dubbio, ma non è per tutti: giocate con amici ben selezionati, evitate il giocatore con sindrome da Napoleone che vuole vincere a tutti i costi e critica le giocate dei novizi, evitate di giocare se avete una fidanzata polemica perché attaccare un suo territorio vorrebbe dire lite e astinenza. Evitate di giocare con gente totalmente inesperta perché potrebbe suicidarsi (nel gioco, si intende) e falsare una partita in qualsiasi momento, evitate di giocare con chi è troppo fortunato, con chi è troppo sfortunato (proprio così, ricordo con orrore una partita di Risiko accanto ad un tizio che faceva uno o massimo due ad ogni lancio di dado, tutto il tempo a lamentarsi con me della sua sfortuna: accidenti, e pazienza, pensa alla salute) e con chi non sa perdere, perché potrebbe ribaltare il tabellone da un momento all’altro. Insomma, evitate di giocarci e giocate all’Isola di fuoco.

Brivido

Un altro gioco da tavolo della MB, rivolto principalmente ai più piccoli, è Brivido. Sebbene sia ambientato in un castello stregato, il gioco è abbastanza tranquillo e i vostri bambini non rimarranno terrorizzati dai fantasmini in cartone, il teschiolino fosforescente e le maschere della paura.
Anche in Brivido, come nell’isola di fuoco, bisogna compiere un tragitto, questa volta però la minaccia non è un vulcano ma una serie di diabolici trabocchetti.

Taboo

Ed eccoci a un classico dei giochi per adulti. La MB, oltre ai giochi d’avventura per i più giovani, produce un gioco in grado di intrattenere anche i maggiorenni. Taboo è il tipico gioco da “serata a casa di amici”, “colleghi” “coppie” “compagni di scuola”. Io lo odio e meno ci gioco meglio è, così i miei conoscenti sanno che non devono più chiedermi:”giochiamo a Taboo?”. Tuttavia è sicuramente un gioco di società molto amato. In sostanza ci si divide in due squadre. Una volta che è stata presa la tragica decisione di giocare a Taboo, arriva il solito/a animatore della serata(quasi sempre la ragazza con la voce più fastidiosa del gruppo) che esclama:”eeeehhhh facciamo maschi contro femmine così vediamo chi è migliore eeeehhhh”, (questo sempre perché è un gioco per adulti, altro che Isola di Fuoco). E si da il via allo sfidone, a colpi di parole Taboo. Si, il bello del Taboo è che dovrete fare indovinare ai vostri compagni di squadra una parola senza adoperare un gruppo di parole proibite. Ad esempio, dovete fare indovinare la parola:”pane”, non potete usare le parole:”grano”-“forno”-“cibo”-“alimento”-“pagnotta”. Io ho usato pane per rendere l’esempio, ma solitamente i termini sono cose del tipo:”antineutrinodellaparticellatau”-“paralipomeni” etc etc. Nella più recente versione hanno introdotto tante entusiasmanti novità: le parole possono essere indovinate anche attraverso i disegni e con l’utilizzo di un bizzarro pupazzo chiamato Mimotto. Si tratta di un mostro di pezza altamente snodabile, con il quale si può mimare di tutto. Vince la squadra che arriva prima al traguardo.
A me fa abbastanza schifo, ma la gente di solito si diverte e ride di gusto, quindi ve lo consiglio.

Scotland Yard

Un gioco da tavolo sottovalutato, non famoso come i precedenti ma che è fatto davvero egregiamente; una trasposizione di guardie e ladri su tabellone fra le più riuscite. Si svolge in una Londra caotica e dall’atmosfera noir. Uno dei giocatori interpreta il ruolo di un pericoloso ricercato, mentre gli altri sono i detective che hanno il compito di acciuffarlo. Il criminale dovrà spostarsi fra le vie di Londra utilizzando Taxi, bus e metro senza essere visto. Lo stesso faranno gli inseguitori, provando a leggere i suoi movimenti e anticiparlo. Consigliato ad adulti e bambini.

Trivial Pursuit

Fra i giochi da tavola per grandi è uno dei miei preferiti. Vi piacciono i quiz? Allora dovrebbe piacervi anche Trivial Pursuit. Il gioco ha una dinamica molto semplice, vi sono alcune categorie di domande (spettacolo, sport, scienze, geografia, storia, arte e letteratura) e sei “triangolini” da recuperare, uno per ogni categoria, rispondendo alle domande prima degli altri. Le domande hanno vari livelli di difficoltà e il gioco ha anche una sua versione per Xbox.

Monopoli

Il classico dei giochi da tavolo. Il Monopoli nasce con il nome di Monopoly in America, agli inizi del 900. In Italia è realizzato dalla Editrice Giochi che lo commercializza nel 1935, in epoca fascista. I nomi delle strade, rimasti invariati fino ai giorni nostri, corrispondono alle strade della Milano dell’epoca. Nel 2009 la Editrice Giochi perde i diritti del Monopoli che passano alla Hasbro. I numeri del Monopoli sono incredibili; dal 1935, è il gioco da tavola più giocato nella storia: oltre 750 milioni di persone, la maggior parte delle quali stanno ancora giocando. Purtroppo la lunghezza è l’unico difetto di questo classico dei giochi in scatola. Le partite sono spesso interminabili e non si prestano facilmente come “passatempo”.

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